SanitàIl Tribunale federale precisa il finanziamento del soggiorno in casa cura
ev, ats
28.4.2022 - 13:28
Il Tribunale federale (TF) conferma che le spese residue di un soggiorno in una casa di cura per anziani sono fissate e finanziate dal cantone di residenza dell'assicurato quando l'accoglienza avviene in una struttura di un altro cantone. Tuttavia, se non ci sono posti disponibili «nelle vicinanze» del domicilio dell'assicurato, si applicano le regole del cantone in cui si trova la casa di cura.
Keystone-SDA, ev, ats
28.04.2022, 13:28
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Secondo la Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), i costi del soggiorno in una casa di cura che non sono coperti né dalla cassa malattia né dal residente (finanziamento residuo) sono pagati dal cantone – o anche dal comune – di residenza di quest'ultimo.
In una sentenza pubblicata oggi il TF ricorda che in caso di soggiorno in una casa di cura situata fuori dal cantone di domicilio, quest'ultimo applica le proprie regole per determinare il finanziamento residuo che si deve assumere.
Tale meccanismo non viene tuttavia applicato quando non è possibile trovare un posto in una struttura situata «in prossimità» al cantone di domicilio. In tal caso per determinare il finanziamento residuo a carico del cantone di residenza saranno applicate le regole del cantone in cui si trova la struttura medico sociale.
Il caso da cui nasce la sentenza
Il caso deciso dalla seconda Corte di diritto sociale, con sede a Lucerna, riguarda un'abitante di Ginevra entrata in una casa per anziani nel cantone di Zurigo nel 2019. Quando la donna ha chiesto a Ginevra di farsi carico del finanziamento residuo, la sua domanda è stata rifiutata con la motivazione che il cantone garantiva questo finanziamento solo per le case di cura che erano geograficamente vicine. Ossia in un perimetro comprendente i cantoni francofoni ad eccezione del Vallese.
La ginevrina ha contestato il rifiuto davanti alla Camera delle assicurazioni della Corte di giustizia, che le ha dato ragione. Il cantone di Ginevra ha fatto quindi ricorso al TF, che ha confermato la sentenza della Camera. I giudici lucernesi hanno giustificato la decisione facendo riferimento ai lavori del Parlamento in occasione della revisione dell'articolo 25a della LAMal, entrato in vigore il 1° gennaio 2019.
Durante questi dibattiti è stato appunto deciso che il cantone di domicilio è generalmente responsabile della determinazione e del pagamento del finanziamento residuo, fatta eccezione del caso in cui non si possa assegnare un posto in una struttura in prossimità di quel cantone. In tal caso vanno applicate le regole del cantone in cui si trovava la struttura.