Nel 2023 Travail.Suisse esige aumenti salariali fra il 3 e il 5%

ro, ats

8.8.2022 - 11:25

Travail.Suisse chiede aumenti salariali per compensare l'inflazione
Travail.Suisse chiede aumenti salariali per compensare l'inflazione
Keystone

Travail.Suisse esige aumenti generalizzati dei salari tra il 3 e il 5% per tutti i lavoratori il prossimo anno. L'incremento deve compensare l'attuale forte aumento del costo della vita e gli incrementi di produttività delle aziende.

Keystone-SDA, ro, ats

«La situazione economica è attualmente molto buona per l'economia», ha dichiarato Thomas Bauer, responsabile della politica economica di Travail.Suisse, in una conferenza stampa oggi a Berna. Nonostante la difficile situazione politica globale, l'economia svizzera procede a pieno ritmo. I dipendenti, invece, al momento non traggono grandi benefici.

Vedono aumentare il costo della vita e sono sempre più stressati. «Questa situazione deve cambiare urgentemente», ha insistito Bauer, chiedendo aumenti salariali «sostanziali» per consentire ai lavoratori di beneficiare del trend positivo.

Almeno 3% di aumento

La centrale sindacale esige un incremento salariale di almeno il 3%. Ciò garantirebbe il potere d'acquisto dei lavoratori a fronte di un aumento dei prezzi al consumo stimato al 2,8% per l'intero anno. Si prevede inoltre un netto aumento dei premi di cassa malattia.

Per Bauer, «la compensazione dell'inflazione non è negoziabile». È solo «il limite inferiore delle richieste salariali». Travail.Suisse chiede aumenti tra il 3% e il 5%, a seconda del settore, per consentire ai dipendenti di beneficiare degli aumenti di produttività delle aziende.

«Tutti i lavoratori dovrebbero ricevere la giusta parte dei frutti della crescita», visto che lavorano «al massimo delle loro capacità», ha aggiunto Johann Tscherrig, membro del comitato esecutivo di Syna.

Oltre alla compensazione del rincaro, il sindacato vuole un aumento dei salari reali di 200 franchi nel settore delle costruzioni, del 2,5% nell'industria chimica e farmaceutica e del 2% nel settore del commercio al dettaglio, dove è necessario un «chiaro recupero salariale».

Settore sanitario

Transfair ritiene che anche la pubblica amministrazione debba recuperare le «prestazioni straordinarie» dei due anni di pandemia. Il sindacato si oppone alle richieste delle FFS e di FFS Cargo di ridurre il salario netto dei dipendenti per compensare le perdite causate dal coronavirus e agli impegni di risparmio presi con la Confederazione a questo proposito.

Inoltre, Travail.Suisse ritiene che siano necessari miglioramenti strutturali in alcuni settori come quello sanitario, con aumenti salariali superiori al 5%. Syna sottolinea che il settore sanitario è ancora sotto pressione a causa della mancanza di personale qualificato, del sovraccarico di lavoro, dei lunghi orari di lavoro e dei salari «strutturalmente troppo bassi».

Oltre alla compensazione dell'inflazione, il sindacato chiede un aumento generalizzato dei salari del 5% per questo settore. Allo stesso tempo, i politici sono chiamati ad attuare l'iniziativa per gli infermieri adottata lo scorso novembre, con un miglioramento «sostenibile» della formazione continua e delle condizioni di lavoro.

Misure per i lavoratori a basso salario

Travail.Suisse ha ricordato il piano di misure per alleggerire il peso dell'inflazione sui salari bassi e le pensioni ridotte, presentato in giugno. In particolare, chiede aumenti salariali strutturali a beneficio dei lavoratori meno abbienti.

Vuole anche porre fine alla nozione di «salario femminile» in «settori femminili» che «giustificano» la discriminazione della lavoratrici. Lo stesso vale per l'"eccezione ticinese». Un lavoratore su quattro in Ticino è a basso salario, ma questo non si giustifica con il costo della vita secondo alcuni studi, ricorda il sindacato.