SvizzeraMarco Chiesa non si ricandida alla presidenza dell'UDC
falu, ats
28.12.2023 - 07:12
Il presidente dell'UDC nazionale Marco Chiesa annuncia oggi di non volersi ricandidare alla guida del partito al termine del suo mandato, che scade il prossimo marzo. «Avevo una missione da compiere ed è stata compiuta», dichiara il consigliere agli Stati ticinese.
28.12.2023, 07:12
28.12.2023, 10:17
SDA
Una commissione è già al lavoro all'interno dell'UDC per trovare un successore, afferma Chiesa in un'intervista pubblicata oggi dai giornali dell'editore CH Media e dal Corriere del Ticino. Il presidente dei democentristi è convinto che sia il momento giusto per lasciare la funzione. L'obiettivo del mio mandato era vincere le elezioni federali e rafforzare le politiche e i valori dell'UDC, dice.
Il partito in ottobre ha conquistato nove seggi supplementari al Consiglio nazionale rispetto alla passata legislatura, ottenendo il terzo miglior risultato della sua storia, osserva Chiesa. «Siamo cresciuti in tutte le regioni linguistiche», aggiunge il «senatore», che evidenzia come l'UDC sia la prima forza politica del Paese anche considerando il numero dei rappresentati nei parlamenti cantonali.
Stando a Chiesa, si tratta di successi che si possono raggiungere solo restando coi piedi per terra e prestando attentamente ascolto alle esigenze della popolazione. «Lascio con la consapevolezza di aver dato tutto ciò che potevo per far nascere uno spirito di squadra e far sì che il partito tornasse a crescere dopo le deludenti elezioni del 2019».
«Affrontare la solitudine e tenere i nervi saldi»
Sollecitato su cosa gli abbia lasciato il ruolo di presidente, Chiesa svela di aver dovuto «imparare ad affrontare la solitudine e tenere i nervi saldi».
Per quanto riguarda il futuro, invece, al contrario di quanto accaduto con i suoi predecessori alla testa dell'UDC Albert Rösti e Ueli Maurer, nella testa di Chiesa non sembra esserci il governo. «Diventare consigliere federale non è un mio obiettivo», dichiara infatti il 49enne, che ha assunto le redini del proprio partito nell'agosto del 2020.
Incalzato infine sulla possibilità di correre per il Municipio di Lugano, Chiesa sceglie la via della prudenza. «Non è un mistero per nessuno il mio attaccamento alla città», glissa il consigliere agli Stati, sottolineando come il sindaco leghista Michele Foletti «meriti di essere riconfermato».
UDC: «Grande rammarico»
È con «grande rammarico» che l'UDC accoglie la decisione del suo presidente Marco Chiesa di lasciare la testa del partito alla fine del suo mandato, in marzo. Lo schieramento ringrazia il «senatore» ticinese per i grandi risultati ottenuti da quando è entrato in carica nell'agosto del 2020.
Sotto la presidenza del consigliere agli Stati, l'UDC ha messo a segno il terzo miglior risultato elettorale della sua storia e ha conquistato ulteriori seggi, in particolare in Romandia e in Ticino, scrivono in una nota i democentristi.
La forte presenza di Chiesa fra la base del partito ha aiutato molto l'UDC soprattutto nella parte francofona del Paese, prosegue il comunicato. Una commissione cerca è ora già al lavoro per individuare possibili successori: gli interessati hanno tempo fino al 19 gennaio per dichiararsi disponibili.
I delegati eleggeranno poi il nuovo presidente durante l'assemblea del 23 marzo.