Media ed elezioni UDC: Rösti accusa SRF per la sconfitta a Zurigo

ATS

26.3.2019 - 15:36

Il presidente dell'UDC Albert Rösti.
Il presidente dell'UDC Albert Rösti.
Source: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER

Dopo la sconfitta elettorale dell'UDC nel canton Zurigo il presidente nazionale Albert Rösti punta il dito contro SRF: la radiotelevisione svizzero tedesca è accusata di aver avuto un impatto decisivo sul voto, dando esagerata importanza al dibattito sul clima.

«Nelle ultime due settimane prima del voto vi sono state trasmissioni quasi quotidiane sul tema», afferma Rösti in un'intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger. «È bello che molti liceali si impegnino ora politicamente: ma la nostra televisione di stato ha fatto dello sciopero climatico una battaglia propagandistica che non si era mai vista».

Per Rösti questo è «solo un fattore» che spiega la sconfitta a Zurigo (arretramento percentuale nel Gran consiglio del 5,6%: mai il partito era sceso così tanto, ed è anche il passo indietro più marcato fra tutte le elezioni cantonali dal 2015). Ma a suo avviso è ad esempio «drammatico» il fatto che la verde liberale Tiana Moser, consigliere nazionale zurighese e capogruppo alle Camere federali, sia stata intervistata «in modo del tutto non critico da SRF per 40 minuti sul suo tema».

Secondo Rösti la campagna «completamente fuori luogo e sproporzionata» sul clima portata avanti da SRF ha fortemente danneggiato l'UDC e le altre formazioni borghesi. «Sembra che ora per riportare la SRG SSR sul terreno dei fatti serva un'iniziativa per il dimezzamento del canone radiotelevisivo», aggiunge il consigliere nazionale bernese, che si dice pronto a sostenere una modifica costituzionale in tal senso. «In questo modo si sgraverebbe anche il ceto medio».

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