Brexit Ue-GB: Corte di giustizia esclusa anche da accordo con Svizzera?

mc, ats

27.12.2020 - 12:11

L'accordo post-Brexit potrebbe portare a nuovi negoziati fra Svizzera e Ue
L'accordo post-Brexit potrebbe portare a nuovi negoziati fra Svizzera e Ue
Keystone

L'accordo tra la Gran Bretagna e l'UE post-Brexit sta suscitando reazioni fra i politici svizzeri, in particolare per il fatto che la Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) non avrà alcun ruolo nella risoluzione delle controversie, riferisce NZZ am Sonntag.

Alcuni chiedono al Consiglio federale di rinegoziare l'accordo quadro su questo punto. Il Regno Unito inoltre non sarà obbligato a riprendere il diritto comunitario. I britannici quindi hanno evitato proprio ciò che viene criticato del progetto di accordo quadro istituzionale tra la Svizzera e l'UE, fa notare il domenicale.

Per il presidente del gruppo parlamentare dell'UDC, Thomas Aeschi, «il trattato Brexit è la conferma che un accordo con l'UE è possibile anche senza la CGCE e senza un'adozione dinamica del diritto». A suo avviso potrebbe quindi servire da modello anche per la Svizzera.

Critiche anche da PLR e PS

Non ci sono però solo gli «euroscettici» a sottolineare questo punto. Secondo la presidente della PLR, Petra Gössi, «il Consiglio federale dovrebbe almeno cercare di negoziare una soluzione senza la Corte di giustizia». In questo modo si aumenterebbero le possibilità di successo dell'accordo in votazione.

Anche il consigliere nazionale (PS/VD) e presidente dell'Unione sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard vede nuove opportunità per la Confederazione su questa questione dopo l'accordo Ue-GB .

La situazione di partenza è molto diversa

Da più parti però si sottolinea che la posizione di partenza tra il Regno Unito e la Svizzera è fondamentalmente diversa: la Gran Bretagna si sta allontanando dall'UE, mentre la Svizzera ha un migliore accesso al mercato interno comunitario grazie al percorso bilaterale.

In futuro le relazioni tra Londra e Bruxelles saranno molto meno strette di quelle tra la Svizzera e l'UE. La Confederazione ha adottato la libera circolazione delle persone. Inoltre, grazie al Trattato sugli ostacoli tecnici al commercio, le imprese svizzere hanno un accesso facilitato al mercato, che non è più concesso ai britannici.

Questo implica che Berna riprenda il diritto comunitario in questi settori. Per gli esperti è quindi chiaro che la CGCE deve essere consultata in caso di controversie. Su questo punto Bruxelles difficilmente cederà a Berna.

Prudenza da parte di Parmelin

I critici, tuttavia, sottolineano che l'UE ha inizialmente chiesto una soluzione con la CGCE alla Gran Bretagna, ma poi l'ha abbandonata. «Ora che l'UE si è mossa nei confronti di Londra su questo tema, la Svizzera può chiedere lo stesso», ha dichiarato una fonte al corrente del dossier al domenicale.

In un'intervista alla SonntagsZeitung, il ministro dell'economia Guy Parmelin si è mostrato prudente e si è limitato ad affermare che occorre analizzare l'accordo per capire quali conseguenze potrebbe avere per i negoziati fra la Svizzera e l'UE.

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