Sussidi Andreas Meyer: «L'Ufficio federale dei trasporti ha troppi poteri»

ATS

29.5.2019 - 10:31

Il CEO delle FFS Andreas Meyer (foto d'archivio)
Il CEO delle FFS Andreas Meyer (foto d'archivio)
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

Il CEO delle Ferrovie federali svizzere Andreas Meyer chiede una riforma dell'autorità di vigilanza per quanto riguarda il controllo e l'utilizzo dei fondi e dei sussidi destinati ai trasporti pubblici.

Troppi compiti sono concentrati presso l'Ufficio federale dei trasporti (UFT), ha detto Meyer in un'intervista rilasciata alla «Neue Zürcher Zeitung» (NZZ).

«L'UFT è allo stesso tempo cliente, regolatore e azionista di aziende di trasporto come BLS o SOB». La verifica dell'utilizzo dei fondi pubblici non dovrebbe essere di sua esclusiva competenza. L'UFT ha troppo potere, secondo il CEO, il quale propone l'intervento di revisori esterni, che si assumano pure loro la piena responsabilità dei controlli : «se sbagliano qualcosa, ciò deve avere conseguenze personali e finanziarie.» Nell'amministrazione è difficile, perché i funzionari pubblici hanno «spesso le mani legate».

Apparato di vigilanza imponente e costoso

Secondo Meyer, lo scandalo che ha investito Autopostale – che ha truccato la contabilità per incassare indebitamente sovvenzioni pubbliche – si fanno sentire anche sulle FFS. «Invece di tagliare la burocrazia, ora c'è una richiesta di maggiori controlli». L'apparato federale di vigilanza, secondo il CEO, è già oggi imponente e i processi per ordinazioni e commesse, soprattutto nel trasporto regionale, sono «incredibilmente complicati e costosi».

I controlli sono necessari visto che le sole FFS ricevono 3,5 miliardi di franchi all'anno per l'esercizio, la manutenzione dell'infrastruttura, l'ampliamento della rete e le indennità per il traffico regionale. Ma tali controlli devono essere ragionevoli e non dovrebbero comportare spese eccessive. «Deve essere possibile fidarsi dei responsabili», ha affermato Meyer.

La reazione dell'UFT: « la vigilanza va rafforzata»

L'UFT, in una presa di posizione, respinge le critiche di Meyer. Il caso Autopostale ha dimostrato che l'accurata gestione delle sovvenzioni non è sempre garantita. Nell'interesse dei contribuenti la vigilanza deve pertanto essere rafforzata, come richiesto dal Controllo federale delle finanze e dal parlamento.

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