BERNA
L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) raccomanda di approvare l'iniziativa "No Billag" per l'abolizione del canone radiotelevisivo.
Se il popolo dovesse rifiutare il testo il prossimo 4 marzo, le aziende verranno tassate doppiamente senza che ci sia stata nessuna discussione in merito alla SSR e al suo mandato di servizio pubblico, indica l'associazione.
Gli imprenditori devono già pagare il canone come privati ed è quindi ingiustificato che le aziende - che non possono né ascoltare la radio, né guardare la televisione - siano doppiamente colpite da una tassa che potrebbe arrivare fino a 35'530 franchi all'anno, indica l'USAM in una nota odierna.
Una "fregatura" che l'Unione delle arti e mestieri non accetta, accusando inoltre la consigliera federale Doris Leuthard di aver respinto tutti gli interventi parlamentari volti a migliorare la situazione.
L'iniziativa "No Billag" impedirebbe alla Confederazione di sovvenzionare qualsiasi canale radio o televisivo e di riscuotere un canone di ricezione. Quest'ultima funzione non potrebbe nemmeno essere delegata a terzi.
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