Votazioni In Vallese «no» a una nuova Costituzione e all'estensione dell'apertura dei negozi

zd, ats

3.3.2024 - 16:53

Il mega progetto, frutto di quattro anni di lavori dell'assemblea costituente, era volto a sostituire la Costituzione risalente al 1907.
Il mega progetto, frutto di quattro anni di lavori dell'assemblea costituente, era volto a sostituire la Costituzione risalente al 1907.
Keystone

La popolazione vallesana ha rifiutato oggi alle urne il progetto di nuova Costituzione, così come un'estensione degli orari di apertura dei negozi.

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Il progetto di nuova Costituzione che includeva il diritto di voto e di eleggibilità agli stranieri con permesso C è stato respinto nella misura del 68,13%, quella senza questa opzione con il 57,04% di voti contrari. La partecipazione si è attestata al 61,49%.

Il mega progetto, frutto di quattro anni di lavori dell'assemblea costituente, era volto a sostituire la Costituzione risalente al 1907 e ha risvegliato i timori della minoranza tedescofona dell'Alto Vallese, con i due consiglieri di Stato della regione, Roberto Schmidt (Centro) e Franz Ruppen (UDC) che si sono pubblicamente detti contrari.

Il voto si è così trasformato in una prova di forza fra l'Alto vallese tedescofono, dove vive il 25% circa della popolazione, e il resto del cantone francofono. La nuova legge fondamentale prevedeva, fra le altre cose, un Consiglio di Stato allargato da cinque a sette membri, con un seggio a testa garantito per Alto, Medio e Basso Vallese.

La ripartizione dei 130 seggi in Gran Consiglio sarebbe inoltre stata calcolata in base popolazione residente, stranieri compresi, in sei regioni: una misura che ancora una volta rischiava di svantaggiare l'Alto Vallese, dove la crescita demografica è più lenta.

Il testo prevedeva altre novità

Il testo prevedeva molte altre novità, come gli articoli che sanciscono i diritti dei bambini, delle persone con disabilità e il diritto a un ambiente salutare e sicuro.

I punti più controversi erano tuttavia quelli che dividono la parte tedescofona da quella francofona. I rappresentanti dell'Alto Vallese auspicavano in particolare due posti assicurati nel governo cantonale e anche la garanzia di mandare a Berna uno dei due rappresentanti al Consiglio degli Stati. L'assemblea costituente aveva però deciso altrimenti.

Per quanto concerne il secondo tema in votazione, la Legge sull'apertura dei negozi è stata bocciata dal 64,80% dei votanti. In questo caso l'affluenza è stata del 61,69%. La riforma prevedeva di estendere l'orario in settimana dalle 18.30 alle 19.00.

Con il loro «no», i vallesani hanno anche respinto l'anticipazione della chiusura dei negozi il 24 dicembre dalle 17.00 alle 16.00 così come la possibilità per i comuni di creare nuove zone turistiche aperte 7 giorni su 7 fino alle 21.00.