Riforma AVS Widmer-Schlumpf: «Per avere buona pensione  ledonne lavorino al 70%»

ats

21.8.2022 - 09:50

L'ex consigliera federale è attualmente presidente di Pro Senectute.
L'ex consigliera federale è attualmente presidente di Pro Senectute.
Keystone

Aumentare a 65 anni l'età pensionabile delle donne, come previsto dalla riforma dell'AVS su cui si voterà a settembre, non è sufficiente a garantire loro una buona rendita di vecchiaia.

Keystone-SDA, ats

Ad affermarlo è l'ex consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, che mette l'accento sul grado di occupazione: «Ogni donna dovrebbe lavorare almeno al 70%».

Così facendo, illustra sull'edizione odierna della «NZZ am Sonntag» la presidente dell'associazione attiva in favore degli anziani Pro Senectute, riuscirebbero a condurre una vita ragionevolmente buona in età avanzata. Con stipendi più bassi, ciò diventa invece complicato.

Poco più di tre quarti delle donne svizzere in età lavorativa risulta occupata. La maggior parte di loro è impiegata a tempo parziale. In media, il grado di occupazione è di circa il 50%.

«A 30 anni bisogna già pensare al fatto che la vita può continuare a lungo dopo i 65», mette in evidenza Widmer-Schlumpf nell'intervista al domenicale svizzero-tedesco. «È qui che la situazione si fa difficile solo con l'AVS».

Non tutti son d'accordo

Widmer-Schlumpf non condivide il pessimismo di alcuni giovani, che temono di non poter più beneficiare dell'AVS una volta raggiunta la pensione. L'ex ministra si dice sicura che il sistema di sicurezza sociale continuerà a esistere e che ne potranno godere anche i figli e i nipoti.

Il sollecito ad aumentare il tempo di lavoro non è però stato accolto con favore da tutti. Stando alla consigliera nazionale Monika Rüegger (UDC/OW), una donna dovrebbe essere libera di decidere in quale fase della sua vita vuole lavorare e con quale carico.

La copresidente del PS Mattea Meyer rimarca dal canto suo come in Svizzera manchino le condizioni quadro per un tasso di occupazione così elevato.