Svizzera Raddoppiano i casi di encefalite da zecche

ATS

2.6.2020 - 17:06

Le passeggiate all'aperto causa coronavirus sono una delle cause dell'aumento delle malattie legate alle zecche.
Le passeggiate all'aperto causa coronavirus sono una delle cause dell'aumento delle malattie legate alle zecche.
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Sono già 51, quasi il doppio rispetto all'anno scorso, i casi di encefalite da zecche registrati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Il coronavirus sembra averci messo lo zampino ancora una volta: una delle cause dell'incremento è verosimilmente l'aumento delle passeggiate nei boschi durante il lockdown.

Solo nelle ultime quattro settimane, si legge nel bollettino dell'UFSP pubblicato oggi, i nuovi casi sono stati 34. Nel 2019, nello stesso periodo, erano stati 17, nel 2018, annata da record per le zecche, 25.

Mix fra condizioni atmosferiche e comportamento umano

Mark Witschi, direttore della sezione Raccomandazioni per le vaccinazioni presso l'UFSP, ha confermato a Keystone-ATS che i numeri sono più elevati rispetto al solito. La crescita si spiega con un mix fra condizioni atmosferiche e comportamento umano.

Il Covid-19 può aver sicuramente contribuito, nella misura in cui, a seguito dell'epidemia e delle varie chiusure, le persone all'aperto in zone isolate come i boschi sono aumentate rispetto agli altri anni. Allo stesso tempo, il clima mite in inverno e primavera è stato ottimale per la riproduzione delle zecche.

Rischio di decorso grave

La meningoencefalite primaverile-estiva da zecche (FSME) è causata da un virus e può anche avere un decorso grave. Per proteggersi esiste comunque un vaccino, che l'UFSP raccomanda a chi vive nelle zone a rischio.

Un vaccino invece non esiste per quanto riguarda la borreliosi, l'altra malattia trasmessa da questi parassiti. È causata da batteri e può essere trattata con antibiotici, ma spesso passa inosservata. Tale infezione è rimasta stabile, attorno ai 1300 casi, nel confronto col 2019.

Infine, per quel che concerne le semplici punture di zecche, a fine aprile l'UFSP era a conoscenza di 5200 visite mediche. Negli scorsi anni erano state solo 2000.

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