Il punto della situazione è stato fatto oggi in conferenza stampa dalle autorità. La consigliera di Stato Natalie Rickli ha criticato molti clienti del club, rei di aver fornito nomi e indirizzi e-mail falsi, il che ha comprensibilmente ostacolato il lavoro di chi doveva tracciare i contatti dell'uomo, risultato positivo al coronavirus qualche giorno dopo la serata.
L'ex consigliera nazionale UDC, responsabile della sanità, si è detta delusa: i festaioli stanno continuando a non rispettare le norme igieniche, come emerge da notizie e immagini pubblicate sui social media. L'invito ai dipendenti delle discoteche è di controllare le carte d'identità, per evitare che quanto accaduto si ripeta.
Annunciato il primo caso di un «superspreader» sabato
La notizia riguardo al primo caso cantonale di un «superspreader», individui che per ragioni sconosciute sono altamente contagiosi, è di ieri. Almeno altre cinque persone hanno manifestato sintomi e si sono aggiunte al bilancio dei positivi al Covid-19.
Come detto, in 300 fra clienti e impiegati sono stati messi in quarantena per dieci giorni in modo da spezzare la catena delle infezioni.
Le autorità hanno annunciato che se una situazione simile dovesse ripetersi i locali potrebbero venire nuovamente chiusi. Una strada che però al momento l'esecutivo, nonostante la preoccupazione espressa, ha scelto di non prendere.