Uganda Uganda: Wine, chiusura Internet trama per truccare elezioni

SDA

14.1.2021 - 14:02

Bobi Wine, il principale sfidante del presidente di lungo corso Yoweri Museveni alle elezioni che si svolgono oggi in Uganda, con la moglie
Bobi Wine, il principale sfidante del presidente di lungo corso Yoweri Museveni alle elezioni che si svolgono oggi in Uganda, con la moglie
Keystone

L'Uganda va oggi al voto senza social media e app di messaggi, interrotti a due giorni dalle elezioni.

Il principale sfidante del presidente Yoweri Museveni tra gli 11 candidati in corsa, l'ex cantante reggae Robert Kyagulanyi meglio conosciuto con il suo nome d'arte Bobi Wine, ha dichiarato via Twitter che la chiusura di Internet «fa parte di una trama per truccare le elezioni».

Il popolo dell'Uganda è risoluto e nulla gli impedirà di porre fine a questo regime oppressivo», ha aggiunto. Museveni, alla guida del Paese da 35 anni, ha puntato il dito contro Facebook perché la piattaforma aveva precedentemente bloccato profili «falsi» riconducibili al governo e accusati di manipolare il dibattito in vista del voto presidenziale e parlamentare.

L'Unione europea e gli Stati Uniti hanno deciso di non monitorare elezioni accusate di «assenza di trasparenza» dall'ambasciatrice Usa in Uganda, Natalie Brown, dopo che la commissione elettorale del Paese ha respinto l'accreditamento del 75% degli osservatori statunitensi. Gli analisti prevedono l'ennesima vittoria di Museveni, che otterrebbe così il suo sesto mandato consolidando un'ininterrotta leadership di 35 anni.

Wine ha anche detto che diversi responsabili elettorali del suo partito sono stati arrestati nella mattinata.

Rivolgendosi a una folla di sostenitori che ballava e cantava per festeggiare l'ex cantante reggae giunto per votare assieme a sua moglie Barbie, Wine – all'anagrafe Robert Kyagulanyi e diventato il principale esponente dell'opposizione – ha detto che «in 22 distretti i nostri staff sono in fuga perché sono stati circondati e inseguiti da polizia e soldati come se fossero dei criminali».

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