Usa-Turchia Usa: Biden a Erdogan, azioni precipitose non fanno bene, fonti

SDA

31.10.2021 - 12:41

Nella "photo opportunity" prima del colloquio il presidente americano Joe Biden (a destra) ha detto che auspicava di avere una "buona conversazione" con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Nella "photo opportunity" prima del colloquio il presidente americano Joe Biden (a destra) ha detto che auspicava di avere una "buona conversazione" con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
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«Azioni precipitose non apporteranno alcun beneficio ai rapporti tra Usa e Turchia». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan nell'incontro bilaterale a margine del G20. Lo ha riferito un funzionario americano alla CNN.

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Biden ha espresso preoccupazione per il possesso da parte della Turchia del sistema di difesa missilistico russo S-400, riferisce la Casa Bianca in una nota. «Il presidente ha anche sottolineato l'importanza di avere forti istituzioni democratiche, il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto per la pace e la prosperità», si legge ancora nel comunicato. L'acquisto da parte della Turchia del sistema S-400 è il punto più critico nei rapporti tra Washington e Ankara.

Nella «photo opportunity» prima del colloquio Biden ha detto che auspicava di avere una «buona conversazione» con il presidente turco. L'incontro è durato circa un'ora, presenti anche il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu e il Segretario di Stato americano Antony Blinken.

Secondo quanto riportato dall'agenzia turca Anadolu, i due leader hanno discusso di come creare «un meccanismo per rafforzare le relazioni bilaterali sottolineando l'importanza dell'appartenenza di Usa e Turchia alla Nato». Proprio durante un vertice dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles, lo scorso giugno, Erdogan e Biden si erano visti l'ultima volta.

I rapporti tra i due paesi sono tesi dopo che gli Usa hanno escluso la Turchia dal programma per la produzione di caccia F-35 dopo aver acquistato il sistema di difesa missilistico S-400 nel 2019 dalla Russia e in seguito alla minacciata espulsione di 10 ambasciatori occidentali, tra cui quello degli Stati Uniti, che avevano firmato un appello per la liberazione del filantropo anti-Erdogan Osman Kavala, detenuto da oltre 4 anni.