Usa-Cina Wsj, Usa discutono rimpatrio in Cina di 'Lady Huawei'

SDA

4.12.2020 - 12:16

Meng Wanzhou, direttrice finanziaria dell'azienda, è soprannominata 'Lady Huawei' (foto d'archivio)
Meng Wanzhou, direttrice finanziaria dell'azienda, è soprannominata 'Lady Huawei' (foto d'archivio)
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Il governo statunitense e il colosso della tecnologia cinese Huawei stanno cercando un accordo per consentire il rimpatrio in Cina di Meng Wanzhou, direttrice finanziaria dell'azienda, soprannominata 'Lady Huawei'. Lo scrive il Wall Street Journal.

Meng è stata arrestata in Canada su mandato d'arresto Usa nel 2018 – Huawei è accusata di aver violato le sanzioni americane contro Teheran – e si oppone all'estradizione negli Stati Uniti. La vicenda ha creato un'ulteriore crisi tra Washington e Pechino.

Secondo il Wsj, l'accordo con il Dipartimento di Giustizia Usa prevede che Meng si dichiari colpevole di alcune delle accuse di frode e complotto, in cambio del rimpatrio.

Le due parti, scrive il quotidiano citando fonti informate, sperano di giungere a un'intesa prima della fine della presidenza Trump, anche se la dirigente Huawei sarebbe riluttante a dirsi colpevole di qualsiasi reato.

La Cina ha chiesto nuovamente il rilascio di Meng Wanzhou, la manager a capo della finanza del colosso delle tlc Huawei, arrestata in Canada a dicembre 2018 su richiesta Usa. «Meng è innocente e non ha commesso alcun crimine che Usa o Canada le attribuiscono», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying sulle ipotesi riportate dal Wsj di negoziati tra il Dipartimento di Giustizia Usa e gli avvocati di Meng per risolvere la questione. «Il caso è un grave incidente politico. La deliberazione e l'azione del governo Usa non derivano da cause legali, ma dall'agenda per sopprimere le società hi-tech cinesi», ha aggiunto.

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