La velocista alla ribalta internazionale Ajla Del Ponte si cimenta nel bouldering, il top climber Nils Favre corre i 100 metri. Chi avrà la meglio sul terreno dell’altro in questo swap sportivo?
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18.10.2022
Niente barriere, niente ostacoli: il rettilineo dei 100 metri in uno stadio di atletica è ovviamente perfettamente piatto e concepito in modo tale che i velocisti possano percorrerlo il più rapidamente possibile. I migliori del mondo ce la fanno in meno di 11 secondi. Proprio come la 25enne Ajla Del Ponte che lo scorso anno ha battuto il record nazionale svizzero portandolo a 10″90 e strappatole recentemente da Mujinga Kambundji.
La sprinter che fa bouldering in Vallemaggia
Questa volta, però, un ostacolo si staglia sul percorso della ticinese. Un grosso masso in Vallemaggia, non distante dalla sua città natale Locarno, in Ticino. Perfetto sì, per praticare il bouldering, ma non per una velocista che non è certo abituata ad arrampicarsi con la forza delle dita. «Vedi le maniglie e pensi che sia facile». Ma quando poi devi tirar fuori tutta la tua forza per arrampicarti sulla parete rocciosa, capisci che in realtà è difficile.
Il sostegno in questo scambio di sport arriva dal 30enne climber d'élite Nils Favre che la istruisce: «Poggia il piede su qualcosa di sicuro». La velocista esulterà davvero alla fine? La risposta è nel video.
Il climber che corre i 100 metri
Anche il climber Favre si avventura su un terreno sconosciuto, però pianeggiante e apparentemente facile. Il vicecampione dell’Europa Cup sfida la finalista olimpica Del Ponte nei 100 metri. In questa disciplina sportiva di velocità pura un buon riscaldamento è estremamente importante, se si vuole evitare che gli adduttori si contraggano rapidamente. Ma già nello stretching Favre ha un presentimento: «Vuole stancarmi, così poi non posso più correre velocemente».
Naturalmente, l’arrampicatore non riuscirà a battere la velocista svizzera nel duello di sprint, questo è quanto vi sveliamo. Dopotutto, un tempo sotto gli 11 secondi è eccellente anche per un uomo. Le sue parole al traguardo sono: «Sembrava non finire mai». Anche i 100 metri relativamente brevi, allora, sono una distanza mica da ridere. La sua conclusione però: «È stato bello scoprire un nuovo sport con Ajla».
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