I consigli più importanti per i risparmiatori. Così anche voi potete permettervi una casa tutta vostra
22.6.2021
Siamo risparmiatori. Probabilmente dai tempi del giuramento del Grütli. Ma il difficile è risolvere l’interrogativo che si pone adesso: cosa ne facciamo del denaro che abbiamo messo da parte? Acquistiamo una casa? Provvediamo per la vecchiaia? Entrambi? Oppure facciamo dapprima una puntata al casinò, tentiamo la sorte e cerchiamo di raddoppiare il denaro?
22.06.2021, 15:40
25.06.2021, 10:41
A seguito della crisi pandemica tutti vogliono davvero un’abitazione di proprietà?
Non sembra del tutto sbagliato. Sia come sia, quest’anno la proprietà abitativa in Svizzera sarà più costosa, un risultato dell’interazione tra domanda (più vivace) e offerta (più bassa). In un suo studio, Raiffeisen pronostica un rialzo dei prezzi fino al sette per cento entro la fine dell’anno, sicché soprattutto per le giovani famiglie potrebbe rivelarsi più difficile acquistare una casa unifamiliare, un appartamento o una proprietà per piani. Tuttavia: «più difficile» non significa «impossibile».
Ma quanto costa una casa?
Non è così semplice a dirsi. Il prezzo medio per case unifamiliari poste in vendita ammonta attualmente a circa un milione di franchi, fermo restando che il prezzo dipende naturalmente da vari fattori: ad esempio il numero di camere e la metratura, la posizione e l’età dell’immobile. Anche la regione è di cruciale importanza e può dare origine a grandi differenze: Zugo è la più cara, Uri la più conveniente. Nei nostri esempi di calcolo ipotizziamo comunque un milione di franchi.
1 000 000 di franchi. Purtroppo non possiedo questa somma.
Chissà? Un’ipoteca consente di coprire fino all’80 per cento del prezzo della casa. In altre parole: dovete disporre di almeno il 20 per cento dell’importo come capitale proprio. Nel nostro esempio di calcolo parliamo pertanto di 200 000 franchi. Almeno la metà dovrebbe provenire da «autentico» capitale proprio, quindi non dalla previdenza del 2° e del 3° pilastro vincolato. Certo, più è di più – un importo iniziale più consistente agevola il successivo ammortamento dell’ipoteca. Ma su questo torneremo dopo.
Risparmiare e costruire una previdenza con intelligenza – e acquistare una casa
L’acquisto di una casa solleva numerosi interrogativi. Il denaro è sufficiente oggi per l’acquisto? E basterà domani per poter condurre una vita flessibile a dispetto del rimborso dell’ipoteca? Il Piano di previdenza SmartFlex di AXA (pilastro 3a/3b) è la soluzione a entrambi i quesiti: il piano può essere personalizzato e adeguato in qualsiasi momento alle esigenze individuali. Grazie alla sua consulenza competente e professionale, AXA è il partner e l’accompagnatore ideale per l’acquisto di un’abitazione.
Risparmio da lungo tempo sul pilastro 3a per acquistare una casa. Utilizzo quindi il mio denaro integralmente per questo scopo e a seguire chiuderò il conto.
Naturalmente, si può fare. Non è un segreto che il «risparmio 3a» può essere destinato all’acquisto di una casa, lo si scopre già all’apertura di un tale conto. Ciò nondimeno, il 3° pilastro è concepito soprattutto per la previdenza per la vecchiaia. Ovvio: buona parte dell’ipoteca dovrebbe essere ammortizzata dopo il pensionamento – o entro 15 anni dalla sua stipulazione. Quanto predetto vale almeno per l’ipoteca di 2° grado, che nel nostro esempio ammonterebbe a 150 000 franchi. Un altro aspetto positivo: la proprietà di un’abitazione riduce il costo della vita rispetto a quello dei locatari, che ogni mese sono puntualmente chiamati a pagare i loro canoni di locazione. Ma la domanda dovrebbe essere: fino a quando saranno sufficienti AVS e 2° pilastro? Mantenere e gestire anche in futuro il conto 3a è un ampliamento ideale dell’arsenale e può contribuire, com’è noto, a risparmiare sulle imposte. Anche questo pregio viene già decantato all’apertura del conto. Soluzioni assicurative come il Piano di previdenza SmartFlex di AXA possono fungere a titolo integrativo da copertura in caso di incapacità di guadagno, invalidità o decesso.
Allora è meglio chiudere il 2° pilastro piuttosto che il 3°?
Purtroppo non è così semplice neppure in questo caso. Nell’eventualità di un prelievo anticipato degli averi del 2° pilastro, quindi della previdenza professionale, possono intervenire riduzioni delle prestazioni assicurative – in caso di invalidità, di decesso e molto in generale nell’età di pensionamento. Un prelievo anticipato consistente del 2° pilastro va quindi chiarito con molta attenzione in sede di consulenza. Chi ciò malgrado sceglie questa opzione, deve tenere presente i seguenti punti: il disavanzo dovrebbe essere possibilmente coperto entro il pensionamento. La sfida più impegnativa nella previdenza è data dal non sapere quanti anni trascorreremo nella quiescenza: vivremo fino a 70 anni o forse 100? Dovremmo essere adeguatamente tutelati.
Adesso ho sotto controllo i costi dell'acquisto. Ma quali costi regolari dovrò poi mettere in conto?
In proposito è il reddito mensile ad essere rilevante e non più il patrimonio. Il più delle volte, gli offerenti che concedono un’ipoteca prevedono un cosiddetto tasso di sicurezza del 5 per cento – anche se i tassi attuali sono molto invitanti e in parte inferiori all’1 per cento. Perché? È una copertura per entrambe le parti, nell’eventualità che in futuro i tassi dovessero risalire. Per un’ipoteca di 800 000 franchi il 5 per cento corrisponde a 40 000 franchi. In più vanno però calcolati anche la manutenzione e i costi accessori dell’abitazione: quando si possiede un’abitazione propria occorre in ultima analisi provvedere anche di persona agli interventi di rinnovo, tanto più che i vari impegni presi continuano a costare. Al riguardo si prevede generalmente l’1 per cento del prezzo d’acquisto: CHF 10 000 franchi. Non va inoltre dimenticato l’ammortamento. Se i 150 000 franchi dell’ipoteca di 2° grado vanno ammortizzati entro 15 anni, si tratta di altri 10 000 franchi all’anno. Per il nostro esempio di calcolo occorre quindi poter sostenere ancora costi annuali in ragione di 60 000 franchi – qualora i tassi dovessero tornare a salire. Come regola generale vale quanto segue: i costi annuali non dovrebbero superare un terzo del reddito lordo.
Vorrei utilizzare i miei fondi previdenziali anche per l’ammortamento. A ben guardare li ho pur per qualcosa.
Una variante consiste nel costituire in pegno sin dall’inizio il pilastro 3a presso il creditore ipotecario. A seguire è possibile continuare a versare denaro (importo massimo annuo per dipendenti attualmente 6883 franchi), ma l’istituto dispone al tempo stesso di una garanzia. Idealmente ricorrerà alla somma costituita in pegno solo quando l’importo previdenziale verrà distribuito. Tuttavia, il pegno può essere realizzato in anticipo qualora non fosse più possibile pagare gli interessi. Il vantaggio: maggiore sicurezza per l’istituto finanziatore, e di riflesso condizioni spesso migliori per gli acquirenti.
Cosa succede se il o la partner muore prematuramente o diventa incapace al guadagno?
Fortunatamente accade di rado, ma accade. È utile e opportuno integrare nelle riflessioni un’assicurazione in caso di decesso e/o un’assicurazione in caso di incapacità di guadagno. Il più delle volte una tale copertura viene persino posta come condizione da banche e assicurazioni alla concessione di ipoteche. Essa consente ai famigliari di continuare ad adempiere a vari crediti e ipoteche. Anche un testamento e/o una convenzione matrimoniale aiutano a fare chiarezza. Ovvio, nessuno parla volentieri di argomenti come la propria morte. Ma numerose famiglie avrebbero purtroppo voluto averci pensato, a questa e ad altre eventualità, con il giusto anticipo di tempo.
Non siamo sposati. Sarà un problema?
Sempre più coppie decidono di trascorrere insieme la loro vita senza sposarsi. Creano una famiglia, hanno dei figli. Non hanno bisogno di un anello al dito per farlo. Al più tardi all’acquisto di un’abitazione è consigliabile siglare un contratto di concubinato, che tra l’altro definisce le responsabilità in sede di acquisto e contribuisce a evitare che un’eventuale separazione sfoci nel caos. Auspicabili sono anche ulteriori coperture reciproche, come una disposizione di ultima volontà. Nella realtà pratica, numerose coppie in concubinato optano per la comproprietà: le loro quote sulla casa vengono specificate singolarmente nel registro fondiario. Forse in un simile caso la persona più facoltosa assume due terzi e la meno facoltosa un terzo dell’importo.
Ho capito. Compriamo questa casa!
In effetti, con un po’ di capitale risparmiato, un possibile prelievo anticipato e una buona soluzione previdenziale acquistare una casa non dovrebbe essere proibitivo neppure oggi. Ma naturalmente ogni situazione è squisitamente personale: in primis occorre quindi avere uno scambio di opinioni nel colloquio di consulenza con la banca o l’assicurazione e valutare bene la propria situazione iniziale.
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