AdvertorialVanessa Knecht, golfista professionista, sogna una grande carriera
In cooperazione con Lexus
1.7.2024
Vanessa Knecht, tra i più promettenti talenti svizzeri del golf, ha dovuto interrompere la stagione a causa di un infortunio. Come ha fatto a non lasciarsi distogliere dai propri obiettivi e da dove attinge la forza necessaria?
In cooperazione con Lexus
01.07.2024, 06:00
Visnoth Raskunasingam
Vanessa Knecht (26) aveva quattro anni quando ha preso in mano per la prima volta una mazza da golf, è diventata campionessa svizzera all’età di 12 anni e ha trascorso diversi anni in America. «Il golf è la mia passione ed è molto più di un semplice sport», afferma la zurighese. «La prima volta che ho avvertito questa emozione forte è stato in occasione di un torneo e, da allora, non mi ha più abbandonato.» Il suo obiettivo è ambizioso: raggiungere la vetta.
La golfista professionista ha anche iniziato molto bene l’anno, piazzandosi, nel giro di due settimane, tra le prime 15 e le prime 10 in Sudafrica ad aprile. «Stavo giocando incredibilmente bene», racconta la ragazza di Richterswil. «Per prepararmi alla stagione, avevo trascorso cinque settimane in Sudafrica e partecipato a quattro tornei. Ma alla fine è stato troppo per il mio polso.»
Vanessa Knecht ha dovuto interrompere la stagione a causa di un infortunio. La diagnosi: infiammazione di tendini e ossa. «Ovviamente ero molto avvilita, tutti i miei piani erano andati in fumo.» Ma l’atleta è riuscita ben presto a ritrovare la concentrazione. «Gli infortuni sono una componente imprescindibile dello sport a livello professionistico. L’importante è non farsi trascinare in una spirale negativa, ma concentrarsi sul recupero.»
Tirare fuori sempre qualcosa di positivo
La golfista è stata dapprima sottoposta ad autoemoterapia, quindi a una terapia con elettrodi. «Ho iniziato la riabilitazione qualche giorno fa e spero di tornare in campo ad agosto», dice Knecht. Nonostante l’infortunio, non perde di vista il suo obiettivo: «Conquistare una carta per il LET sarebbe un sogno.» Nel golf, una carta per il LET consente a una golfista di partecipare ai tornei del Ladies European Tour (LET) e di solito si ottiene in seguito a una buona qualificazione. «Se riuscissi a entrare nella top 70 o addirittura a vincere un torneo, potrei ancora farcela quest’anno.»
Vanessa Knecht può contare sul supporto e sulla forza che le trasmettono la sua famiglia e il suo fidanzato. «Ma anche il mio atteggiamento personale mi aiuta ad affrontare i momenti difficili, come questo infortunio.» Nel golf, in genere, sono più le sconfitte che i successi.
«È importante rimanere con entrambi i piedi per terra ed essere consapevoli del fatto che il golf non è uno sprint, ma una maratona.» Da ogni situazione negativa si può tirare fuori anche qualcosa di positivo. «Mi impegno al massimo in allenamento e sono sempre super preparata. Se le cose non vanno come sperato, analizzo il mio gioco e la volta successiva faccio meglio.»
L’atleta svizzera è anche grata al suo sponsor Lexus. «Il golf è uno sport molto costoso, non potrei praticarlo senza partnership», rivela Vanessa Knecht, che guida una Lexus RX. «Quando sono a casa, mi reco agli allenamenti sei volte alla settimana. La RX è un’auto fantastica, offre spazio a sufficienza per tutta la mia attrezzatura e rende il viaggio molto più confortevole.»
Pioniere delle auto ibride
Noi di Lexus crediamo nell’individualità. Che ognuno debba percorrere la propria strada, proprio come Vanessa Knecht. La golfista professionista svizzera guida una nuovissima Lexus RX. Ha scelto consapevolmente Lexus e la sua tecnologia ibrida di livello superiore. Lexus ha consolidato il proprio ruolo di azienda innovatrice sul mercato ed è il primo produttore al mondo a lanciare un’ampia gamma di auto ibride, ora con una garanzia di 10 anni unica nel settore. Così che tu possa percorrere la tua strada.
Da oltre 20 anni, il golf è tra le più grandi passioni di Vanessa Knecht. «Quando avevo quattro anni, i miei genitori mi hanno regalato un set da golf in plastica e, da allora, il golf è diventato la mia passione.» A 12 anni è diventata campionessa svizzera e, a 14, ha iniziato a partecipare a tornei internazionali. «Dopo aver attirato l’attenzione di un talent scout in Florida, ho ottenuto una borsa di studio per la Wake Forest University, nella Carolina del Nord.» Ha trascorso lì i quattro anni successivi, giocando nel Women’s Golf Team e conseguendo un Bachelor in International Politics and Affairs.
Questo periodo oltreoceano ha consentito a Vanessa Knecht di crescere molto non solo dal punto di vista sportivo, ma anche da quello mentale. «Trovarmi così presto così lontano dalla mia famiglia mi ha reso indipendente», racconta la ventiseienne. «Lo sport può essere molto duro e, come golfista professionista, spesso ti ritrovi per settimane a viaggiare da sola.» Anche se la cosa non le dispiace affatto. «Conoscere nuovi Paesi e nuove culture è un’altra mia grande passione. E il golf mi permette di combinarle entrambe.»
Il sogno d’infanzia delle Olimpiadi
Vanessa Knecht è già riuscita a realizzare un sogno. Golfista professionista da un anno e mezzo, sogna di giocare nel principale circuito professionistico, l’LPGA Tour, e di poter partecipare ai Giochi olimpici. «Ci vogliono tanta passione e grinta e non sarebbe solo il regalo più bello che potrei ricevere, ma anche una ricompensa per tutta la fatica e le lacrime versate», rivela la ragazza di Richterswil. «Le Olimpiadi sono un sogno che ho fin da bambina e spero che un giorno si possa realizzare.»
In questo momento, Vanessa Knecht si sta concentrando sul suo recupero. «Non vedo l’ora di giocare il prossimo torneo», afferma ottimista. «Non appena avrò ottenuto il via libera dal mio medico, tornerò sul campo da golf e darò il meglio di me.»
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