Digitale & Lifestyle Adulti over 60: non mangiano abbastanza frutta e verdura

CoverMedia

31.12.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Secondo una nuova ricerca, l’80% della popolazione più anziana non arriva a consumare le 5 porzioni minime raccomandate.

Ogni giorno dobbiamo consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura, dicono i nutrizionisti. Eppure non tutti riusciamo a conseguire questo target, in ogni fascia di età, ma in particolare tra gli adulti più avanti con gli anni, dai 60 in su.

Secondo una nuova ricerca condotta per conto della NEFF Atomik Research, la percentuale di over 60 che non raggiunge questo obiettivo alimentare è altissima: su un campione di 2.000 individui in età della pensione, l’80% non consuma la dose minima di frutta e verdura. Vediamo perché.

Il 23% dei partecipanti giustifica questa mancanza con il fatto di vivere da soli: al fine di evitare che questi prodotti vadano a male, non ne vengono acquistati tanti. Il 22% invece non crede di essere abbastanza bravo a cucinare le verdure, mentre il 25% ricorre perlopiù a cibi congelati o in scatola, almeno due volte alla settimana. Ancora, il 19% è convinto che il genere frutta e verdura sia troppo caro.

Nel tentativo di arginare il problema, NEFF ha lanciato due progetti di cucina in Gran Bretagna, con lo scopo di riunire le persone di tutte le età e comunità in corsi di cucina, dove vengono impiegati esclusivamente prodotti e verdure fresche.

«Questa statistica indica che gli anziani in Gran Bretagna sono la generazione che non viene considerata quando gli esperti incoraggiano a mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno», ha dichiarato la presentatrice tv Linda Robson, una delle sostenitrici dell’iniziativa.

«È importantissimo che gli over 60 mangino sano, così come ogni altra generazione. Possiamo tutti fare la nostra parte aiutando i nostri parenti o i vicini di casa a rimanere in salute, facendo loro visita di tanto in tanto e assicurandoci che stiano mangiando bene. Magari possiamo cucinare insieme a loro».

Sempre secondo lo studio, il 53% ha difatti ammesso di provare piacere nel cucinare insieme alla famiglia, mentre il 41% vorrebbe che questo succedesse più spesso.

«È una tragedia che le persone di una certa età non cucinino perché vivono sole e non vedono la ragione di farlo», ha aggiunto la Robson. «Dobbiamo ripristinare la passione di queste persone per il cibo, riportare la gioia nelle loro cucine. Possiamo fare ciò organizzando dei pranzi e delle cene insieme, tra generazioni diverse: tutti dobbiamo mangiare sano, giovani e anziani».

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