Affettati refrigerati Affettati refrigerati: molti sono più salati dell'acqua di mare

Covermedia

8.2.2022 - 16:10

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I funzionari di Action on Salt, un'organizzazione con sede presso la Queen Mary University di Londra, hanno esaminato 550 prodotti a base di carne affettata refrigerata venduti presso i principali rivenditori di generi alimentari.

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Molti prodotti a base di carne affettata refrigerata contengono livelli eccessivi di sale.

Lo riportano i funzionari di Action on Salt, un'organizzazione con sede presso la Queen Mary University di Londra, che hanno esaminato 550 affettati refrigerati, come prosciutto, pollo e salame, venduti presso i principali rivenditori di generi alimentari.

In seguito hanno scoperto che due terzi (65%) di tutte le carni affettate erano ricche di sale e circa il 25% era «più salato dell'acqua di mare dell’Atlantico».

«Ridurre il sale è la misura più conveniente per abbassare la pressione sanguigna e ridurre il numero di persone che soffrono di ictus e malattie cardiache, e le varie disabilità che cambiano la vita ad esse associate. Tutto ciò è completamente evitabile», ha affermato Graham MacGregor, professore di medicina cardiovascolare e presidente di Action on Salt.

«È una vergogna che le aziende alimentari continuino a riempire il nostro cibo con troppo sale quando c'è la possibilità di riformularlo, come la nostra ricerca conferma».

Di tutti i prodotti esaminati, il contenuto medio di sale è di 2,1 g/100 g, il che significa che quasi due terzi sono considerati ricchi di sale e quattro prodotti sono considerati deludenti.

I funzionari di Action on Salt chiedono ora obiettivi obbligatori di riduzione del sale, affinché tutti i prodotti contenenti sale aggiunto vengano riesaminati regolarmente dal governo del Regno Unito.

«Perché questi affettati quotidiani, che vengono spesso consumati dai bambini, sono così ricchi di sale quando chiaramente non è richiesto per il gusto o la sicurezza alimentare?», chiede Sonia Pombo, responsabile della campagna di Action on Salt. «Sebbene possa essere necessario un po' di sale nelle carni lavorate, c'è spazio per ampie riduzioni, come dimostrato da alcune delle aziende più responsabili. Non ci sono scuse. Altri produttori ora devono seguire il loro esempio e mettere al primo posto la salute dei propri clienti».