Digitale & Lifestyle Alcol in gravidanza: il bambino rischia di avere un QI inferiore

CoverMedia

2.8.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Il consumo di bevande alcoliche durante i nove mesi di dolce attesa, anche se moderato, può compromettere il quoziente d'intelligenza del nascituro.

L’impatto dell’alcol sulla salute del bambino è ben documentato, e per questo la maggior parte delle donne incinte si astiene dal consumare bevande alcoliche fino al periodo successivo al parto.

È tuttavia poco chiaro, dal punto di vista medico, quale sia esattamente l’effetto di un consumo d’alcol leggero e moderato, anche se la raccomandazione generale dei medici per le future madri resta quella di astenersi completamente.

Ora un nuovo studio, condotto presso la University Hospital Erlangen, in Germania, rivela che anche un consumo molto limitato può causare danni allo sviluppo cerebrale del bambino, in particolare al suo quoziente intellettivo.

Il team, capitanato dalla dottoressa Anna Eichler, ha analizzato un gruppo di donne incinte, scoprendo che il 23% di esse aveva consumato alcol durante i nove mesi di gravidanza, nonostante le raccomandazioni degli esperti fossero contrarie.

La ricerca ha coinvolto anche 500 bambini, testati alla nascita per rilavare la presenza di etil glucuronide (EtG), una sostanza chimica che viene formata dal fegato nel momento in cui, questo organo, viene impegnato nella disgregazione dell’alcol. Da qui, il team della Eichler è stato in grado di determinare quanti, dei bambini, possedevano un livello di EtG tale da risalire al consumo di almeno due bevande alcoliche, da parte delle madri, durante la gravidanza.

Lo stesso gruppo di bambini è stato analizzato di nuovo all’età di 6 anni: quelli che da piccoli avevano manifestato un livello di etil glucuronide più alto, possedevano un QI di 4 punti inferiore rispetto ai bambini le cui mamme si erano completamente astenute dal bere alcolici.

Oltre al punteggio del quoziente di intelligenza, gli scienziati sostengono che anche il livello di attenzione e di concentrazione del bambino può essere compromesso da questo fattore.

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