Digitale & Lifestyle Bambini con problemi comportamentali = adulti con insonnia

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16.9.2019 - 16:08

Screaming little boy

When: 06 Aug 2016
Credit: Josep Rovirosa/Westend61/Cover Images
Screaming little boy When: 06 Aug 2016 Credit: Josep Rovirosa/Westend61/Cover Images
Source: Josep Rovirosa/Westend61/Cover I

Gli scienziati avvertono i genitori: assicuriamoci che i nostri figli seguano un pattern di sonno regolare.

I bambini che manifestano evidenti problemi di comportamento hanno più probabilità di soffrire di un disturbo del sonno più avanti nella vita.

Così sostengono i ricercatori della Flinders University, in Australia, a seguito dell’analisi dei dati relativi ad oltre 16mila individui nel Regno Unito, tutti monitorati dall’età di 5 anni fino al compimento del 42esimo anno di vita.

Secondo i risultati, i giovani con gravi problemi comportamentali -forte senso di disobbedienza, bullismo, lotta e furti – avevano circa il 40% di probabilità in più di soffrire di insonnia da adulti. Un rischio simile – tra il 28 e il 67% - è stato rilevato per gli individui che da bambini non dormivano bene/abbastanza.

Il team di ricerca australiano ha intervistato i genitori di tutti i giovani partecipanti riguardo a possibili problemi di comportamento da parte dei loro figli, in particolare all’età di 5, 10 e 16 anni. Gli stessi individui sono stati poi interpellati nuovamente all’età di 42 anni.

«Questo studio dimostra una netta associazione tra i problemi comportamentali durante l’infanzia – in modo particolare all’età di 5 e 10 anni – e i sintomi dell’insonnia in età adulta», ha spiegato dottor Robert Adams, co-autore della ricerca. «I nostri risultati indicano che intervenire precocemente per gestire un problema di comportamento dei bambini come il bullismo, l’irritabilità o uno stato di costante irrequietezza, può ridurre il rischio di insonnia nell’età adulta».

Dottor Yohannes Adama Melaku, leader dello studio, aggiunge: «Considerato il costo dei disturbi del sonno, tra cui l’insonnia, all’economia e alla società nel mondo, questo è uno step importante per ridurre un problema epidemico nelle nostre comunità. La nostra è la prima ricerca sul campo, ed è importante perché non conosciamo esattamente i potenziali fattori che, a partire dall’infanzia e adolescenza, influenzano poi lo sviluppo dell’insonnia in età adulta».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of the American Medical Association's Network Open.

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