(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Vi sono dei batteri presenti nell’intestino che gli scienziati associano ad una più elevata qualità di vita nell’età adulta. Lo riporta una nuova ricerca effettuata presso la Emory University, in Atlanta (USA), che ha analizzato l’azione di alcune molecole chiamate indoli sulla resistenza alle infezioni negli animali. Gli indoli sono in grado di ridurre lo stress associato alle alte temperature, aumentare la mobilità e in alcuni casi anche la fertilità. Secondo il team, è possibile osservare gli stessi risultati negli esseri umani.
Gli esperimenti sono stati condotti sui ratti, sulle mosche e sui lombrichi, con un focus particolare sul livello di salute delle cavie e il periodo di tempo in cui ogni soggetto era in grado di combattere lo stress e rimanere attivo. Piuttosto che allungare la vita degli animali e degli insetti, il team di ricerca, con a capo il professor Daniel Kalman, ha puntato a migliorare la forma fisica e mantenerla tale più a lungo.
Durante l’esperimento ad alcune delle cavie è stato somministrato un batterio che stimola la produzione di indoli, mentre le rimanenti non hanno ricevuto gli stessi microorganismi. Alla fine dell’esperimento, il primo gruppo ha dimostrato un miglior livello di forza fisica, mobilità e resistenza, e anche a livello riproduttivo era molto più prolifico del secondo gruppo.
Tra i ratti, i più anziani mantenevano il loro peso forma e continuavano ad essere attivi e dinamici anche ad un’età più avanzata se nel loro nutrimento era incluso il batterio.
«È probabile che il loro funzionamento sia lo stesso negli umani. Queste molecole hanno un effetto positivo su di noi e sul nostro sistema immunitario e fisiologico», ha dichiarato il dottor Kalman in riferimento agli indoli. «Ma non siamo ancora in grado di somministrarlo all’uomo perché si tratta di un processo molto lungo».
Alla base della ricerca vi è il desiderio non solo di vivere il più a lungo possibile, ma di farlo in salute.
«Più avanziamo con l’età, più diventiamo fragili. L’idea è quella di vivere più sani il più a lungo possibile. Questo è il nostro target principale».
Lo studio è stato effettuato in collaborazione con la Bio-Merieux Foundation, il National Institute for Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (DK074731) e il National Institute on Aging (AG054903).
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