Digitale & Lifestyle Caffè: 4 tazze al giorno per proteggere il cuore

CoverMedia

29.6.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Il consumo di caffeina è stato recentemente associato ad un calo nel rischio di sviluppare gravi malattie come il diabete e gli ictus.

Ottime notizie per gli amanti del caffè: consumare regolarmente questa bevanda non è solo un piacere quotidiano, ma anche una potenziale garanzia contro gravi problemi di salute, tra cui il diabete, gli ictus e le malattie cardiovascolari.

Secondo una nuova ricerca condotta in Germania e pubblicata nella rivista scientifica PLOS Biology, berne 4 tazze al dì contribuisce alla riduzione del rischio di sviluppare queste gravi condizioni di salute grazie alla stimolazione, da parte della caffeina, di una proteina importantissima per la salute. Si tratta di una proteina regolatrice la cui azione avviene nel mitocondrio, ovvero le cellule responsabili di creare il 90% dell’energia necessaria, nel nostro organismo, per sostenere le funzioni degli organi.

«I nostri risultati indicano una nuova modalità d’azione della caffeina, che promuove la protezione e la riparazione del muscolo cardiaco attraverso l’azione del mitocondrio p27», ha dichiarato la dottoressa Judith Haendeler in uno statement. «Questi risultati dovrebbero ora condurci a nuove e migliori strategie per proteggere il muscolo del cuore, e una di queste strategie potrebbe essere l’introduzione della caffeina come elemento aggiuntivo nell’alimentazione delle persone di una certa età».

La proteina in questione, inoltre, è presente in tutto il mitocondrio dei principali tipi di cellule del cuore. Qui, il mitocondrio p27 promuove la migrazione delle cellule endoteliali, protegge le cellule del muscolo cardiaco dal rischio di morte, e stimola la conversione dei fibroblasti nelle cellule che contengono fibre (muscolari) contrattili. Lo studio è stato effettuato sui ratti obesi con una condizione di pre-diabete e sui ratti anziani.

«Il mitocondrio p27 potrebbe rappresentare inoltre una potenziale strategia terapeutica non solo per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, ma anche per migliorare la qualità della nostra salute generale», conclude la dottoressa Haendeler.

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