Lifestyle Cancro al seno: un test che individua mutazioni genetiche

CoverMedia

26.1.2018 - 16:10

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Un team di dottori nel Regno Unito propone un nuovo modo di prevenire i tumori al seno e alle ovaie.

Sottoporre l’intera popolazione femminile ad un test per rilevare mutazioni genetiche associate al cancro può avere un impatto molto positivo sulla salute di tutte le donne over 30. La proposta arriva da un team di dottori della Queen Mary University, nel Regno Unito, secondo cui il metodo è, oltre che benefico, anche assai economico.

I ricercatori pensano di implementare un programma per testare tutte le donne nel Regno Unito sopra i 30 anni, alla ricerca di mutazioni genetiche che causano i carcinomi della mammella e dell’ovaio. Con questo semplicissimo sistema, i dottori prevedono un calo delle diagnosi annuali: sarebbero circa 17mila in meno i casi di tumore alle ovaie, e 64mila in meno i tumori al seno.

L’obiettivo del test è di rilevare una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2, alterazione che, nelle donne, aumenta del 17-44% le probabilità di sviluppare il cancro dell’ovaio e del 69-72% quello al seno.

Qualche anno fa la stella di Hollywood Angelina Jolie si è sottoposta ad una doppia mastectomia preventiva proprio a seguito del rilevamento di un difetto del gene BRCA1. Sua madre, l’attrice Marcheline Bertrand, morì di cancro al seno e alle ovaie, e anche a sua nonna fu diagnosticato un tumore alle ovaie.

Per le donne che non presentano questa mutazione genetica, il rischio di sviluppare la malattia è del 2% per il cancro al seno, e del 12% per il cancro alle ovaie.

«I recenti progressi nella medicina genomica ci offrono l’opportunità di creare una nuova strategia di prevenzione personalizzata», ha dichiarato il consulente ginecologico e oncologo Ranjit Manchanda. «Si potrebbero prevenire migliaia di tumori con questo metodo, e salvare tantissime vite».

Lo studio è stato pubblicato nella rivista scientifica specializzata Journal of the National Cancer Institute.

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