Carboidrati in eccesso  «Influenzano la capacità del corpo di prevenire danni alle cellule»

Covermedia

20.12.2021 - 16:10

Il sovrappeso non è l'unico fattore che potrebbe esacerbare il rischio di sviluppare il diabete.

I ricercatori riferiscono che il consumo di carboidrati in eccesso può esacerbare la resistenza all'insulina e il rischio di diabete di tipo 2.

Per decenni, le linee guida nutrizionali hanno sottolineato la necessità di diminuire l'assunzione di grassi alimentari per evitare di sviluppare i disturbi che influenzano la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, con i soggetti in sovrappeso a maggior rischio.

Ora, per un nuovo studio, i ricercatori del Brigham and Women's Hospital e del Boston Medical Center hanno studiato: persone con un peso normale sano, così come partecipanti sani in sovrappeso, tutti mentre consumavano carboidrati in eccesso.

Hanno così scoperto che i carboidrati in eccesso possono contribuire alla disfunzione metabolica bloccando la sintesi di importanti antiossidanti. Ciò dimostra che alti livelli di insulina in tali circostanze possono aggravare il problema, non solo il sovrappeso.

«Quando trattiamo le persone con diabete di tipo 2, l'attenzione è spesso sull'abbassamento della glicemia piuttosto che sulla prevenzione della sovralimentazione di carboidrati, che è molto comune nella nostra società», ha affermato il dott. Nawfal Istfan.

«Ma il nostro studio mostra che se la sovralimentazione non viene controllata, alcuni dei modi tradizionali di trattare il diabete, come dare ai pazienti più insulina per abbassare la glicemia, possono essere potenzialmente più dannosi».

I ricercatori hanno monitorato l'attività degli elettroni nelle cellule di 24 partecipanti non diabetici, che hanno consumato grandi quantità di carboidrati in proporzione al loro peso (in alcuni casi con oltre 350g di carboidrati).

Le ricerche hanno trovato prove più pronunciate nei partecipanti con un alto indice di massa corporea che le cellule stavano usando gli elettroni del glutatione, un «antiossidante principale», per aiutare a immagazzinare i carboidrati in eccesso come grassi.

Ciò supporta l'ipotesi dei ricercatori: che il consumo eccessivo di carboidrati possa contribuire al disagio metabolico limitando la sintesi di antiossidanti nel corpo.

Gli studi hanno anche confermato che i cambiamenti nel tessuto adiposo che rappresentavano una forma di stress metabolico sono spesso osservati nell'insulino-resistenza e nel diabete di tipo 2.

I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sull'American Journal of Physiology – Endocrinology and Metabolism.

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