Digitale&Lifestyle Cervello: se siamo intelligenti, mettiamo il «pilota automatico»

CoverMedia

3.11.2017 - 16:12

young woman / twen, leaning on the desk, playing with a lamp

When: 09 May 2005

When: 09 May 2005

**Only for use by WENN CPS**
young woman / twen, leaning on the desk, playing with a lamp When: 09 May 2005 When: 09 May 2005 **Only for use by WENN CPS**
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Gli scienziati hanno monitorato 100 individui durante una risonanza magnetica, e chiesto loro di fissare un punto fermo per 5 minuti, al fine di rilevare quale parte del cervello venisse messa maggiormente in funzione.

A seguito della scansione il team ha proposto ai partecipanti dei test di valutazione delle loro capacità intellettuali e delle abilità creative, scoprendo che le persone che avevano maggiormente «sognato ad occhi aperti», durante la risonanza, erano quelle più efficienti dal punto di vista della loro attività cerebrale.

«La gente tende a vedere questo stato di distrazione mentale come una cosa negativa, come se dovessimo prestare attenzione, ma senza riuscirci», ha spiegato uno degli autori della ricerca, dottor Eric Schumacher. «I nostri risultati indicano che questa convinzione non è sempre vera. Alcune persone possiedono un cervello più efficiente di altre».

Questo genere di «efficienza», sempre secondo il professore, equivale alla capacità di pensare, ragionare, e portare a termine una varietà di esercizi mentali in un tempo limitato.

«I nostri risultati fanno pensare ad una sorta di “genio distratto”, una persona assolutamente brillante, ma spesso persa in un mondo tutto suo, che a volte è completamente distaccato dalla realtà circostante», ha aggiunto l’esperto.

«Oppure quei bambini che a scuola sono troppo avanti rispetto ai loro compagni. Magari agli altri bambini servono 5 minuti per apprendere qualcosa di nuovo, ma a loro basta un minuto, dunque il resto lo trascorrono sovrappensiero».

Lo studio è stato pubblicato nella rivista scientifica Neuropsychologia.

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