Digitale & Lifestyle Controllare la rabbia è possibile: evitiamo i languori

CoverMedia

19.6.2018 - 16:11

Source: Covermedia

I ricercatori di Chapel Hill esplorano le conseguenze psicologiche dello stress causato dalla fame.

Tanti di noi danno la colpa del nostro malumore allo stomaco vuoto. Ma non si tratta solo di un capriccio: questo fenomeno è stato ora scientificamente provato dai ricercatori dell’Università della Carolina del Nord, a Chapel Hill, secondo cui è più facile che uno stato emotivo caratterizzato da un forte stress possa scatenare ancora più malumore o rabbia quando avvertiamo i morsi della fame.

Durante lo studio, il team capitanato dalla professoressa Jennifer MacCormack ha coinvolto oltre 400 cittadini degli Stati Uniti, sottoponendoli a vari test di valutazione psicologica.

A tutti i partecipanti è stato chiesto di osservare delle immagini, con l’obiettivo di evocare sensazioni positive, negative, o neutre. Successivamente, è stato mostrato loro un pittogramma cinese, che i volontari dovevano valutare attraverso una scala da uno a sette – partendo dal numero 1, la sensazione più spiacevole, al numero 7, quella più piacevole.

Secondo i risultati, più le persone erano affamate, più risultava probabile che la loro valutazione dell’immagine fosse negativa. Ma solo nel caso in cui, prima di vedere il pittogramma, si trovassero di fronte ad un’immagine negativa.

«L’idea generale, qui, è che le immagini che evocano sentimenti negativi creano un contesto per le persone che avvertono una sensazione di fame», ha spiegato la leader dello studio. «Sembra esista qualcosa di particolare, circa le situazioni spiacevoli, che porta le persone a dare la colpa della loro rabbia alla fame, di più rispetto a quando si trovano in una situazione piacevole o neutra».

Questo problema può essere tuttavia presto risolto: basta un po' di pazienza e una buona dose di consapevolezza.

«C’è una nota pubblicità che dice: “Non sei tu quando hai fame”», aggiunge la MacCormack. «Ma i nostri risultati indicano che se facciamo un semplice passo indietro e riconosciamo le nostre sensazioni, possiamo agire in modo normale anche quando abbiamo lo stomaco vuoto».

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