Digitale & Lifestyle Corpo da top model: cresce l’insoddisfazione delle ragazze

CoverMedia

13.12.2019 - 16:09

Happy young woman taking selfie with cell phone, close-up

When: 23 Feb 2018
Credit: Javier Sánchez Mingorance/Westend61/Cover Images
Happy young woman taking selfie with cell phone, close-up When: 23 Feb 2018 Credit: Javier Sánchez Mingorance/Westend61/Cover Images
Source: Javier Sánchez Mingorance/Weste

Un nuovo studio rivela l’inefficacia dei cosiddetti «disclaimer» - le dichiarazioni di non responsabilità – sui post femminili.

L’impatto del Photoshop sull’autostima delle ragazze è diventato un oggetto di studio sempre più frequente negli ultimi anni.

Tanto che di recente alcune aziende, influencer del social e celebrity hanno giurato di mantenere le loro foto inviolate, oppure di accostarle ad un disclaimer, cioè una dichiarazione indirizzata ai fan in cui l’atto di uso (o non uso) del Photoshop si ufficializza.

Tuttavia, per i ricercatori della York University questi messaggi non sono abbastanza forti da ridurre l’insoddisfazione dell’universo femminile legata all’immagine del proprio corpo. Anzi, in alcuni casi potrebbero addirittura peggiorare la situazione.

«I disclaimer non sono affatto utili», dice Jennifer Mills, co-autrice della ricerca. «Una volta che l’immagine entra nel cervello, ha un impatto profondo sul modo di pensare di una ragazza sull’aspetto che dovrebbe avere il suo corpo. Dire alla gente che quell’immagine non è reale non cambia il fatto che la stessa sia stata già interiorizzata».

Il team della dottoressa Mills ha condotto un’analisi sistematica di 15 passati studi, osservando vari tipi di disclaimer di immagini, in particolare quelli che informavano gli utenti dell’uso di un programma di ritocco. Tra le frasi più comuni, per esempio: «Questa fotografia è stata alterata digitalmente».

«Se il disclaimer è troppo specifico l’attenzione della persona che lo guarda viene attratta sulle parti del corpo che sono irraggiungibili o poco realistiche», continua Mills. «Le ragazze continuano a volere un fisico come quello delle modelle che vedono, anche se vi è un disclaimer… tutti, di solito, tendiamo a volere ciò che non abbiamo».

La leader dello studio Sarah McComb aggiunge: «I disclaimer più specifici o di avvertimento possono essere addirittura più dannosi per le donne che già si sentono insoddisfatte del loro corpo. Questi messaggi alimentano i loro sentimenti già negativi verso il loro corpo».

Tornare alla home page

CoverMedia