(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Se apportassimo alcuni cambiamenti al nostro stile di vita, per esempio smettere di fumare prima dei 65 anni, e curare i difetti dell’udito durante la mezza età, sarebbe più facile tenerci alla larga da gravi malattie che affliggono le nostre capacità cognitive come la demenza senile e l’Alzheimer.
Secondo una ricerca effettuata dalla Lancet Commission sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative, i casi che potremmo evitare sono uno su tre, ovvero un terzo della loro totalità. Ecco nove fattori essenziali nella strategia di prevenzione.
Al primo posto i disturbi legati all’udito: identificare e curare un problema che si manifesta durante la mezza età riduce di ben 9% le probabilità di incappare nella demenza.
Segue l’educazione: studiare fino almeno all’età di 15 anni riduce il rischio di un declino cerebrale nell’età adulta dell’8%.
Smettere di fumare per gli over 65, trattare la depressione e rimanere fisicamente attivi e dinamici, sempre dopo il 65esimo anno di età, riduce rispettivamente di 5, 4 e 3% il rischio.
Utile alla prevenzione è anche restare socialmente attivi, evitando l’isolamento e la solitudine (2% di rischio in meno). Allo stesso punto nella classifica anche la cura dell’ipertensione (pressione alta).
Al nono posto, con l’1%, evitare il diabete di tipo 2, quello che comunemente si sviluppa nell’età adulta proprio a causa delle cattive abitudini.
«Le persone tendono a credere che non ci sia nulla da fare per combattere la demenza», ha spiegato il leader dello studio, professor Clive Ballard.
«Noi abbiamo dimostrato nell’ultimo decennio che prevenire problemi di salute durante la mezza età può invece fare la differenza. Se siamo potenzialmente in grado di modificare almeno un terzo di questi fattori, allora ci sono tantissime misure di sicurezza che possiamo adottare».
La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica The Lancet.
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