Digitale & Lifestyle Diete yo-yo: aumenta il rischio di morte

CoverMedia

11.12.2018 - 11:40

Source: Covermedia

Secondo un nuovo studio, l’80% delle persone che perdono peso lo recuperano in futuro.

Nel dimagrire e nell’ingrassare, per la maggior parte delle persone, esiste un pattern ben definito. Secondo gli esperti, per l’esattezza, circa l’80% delle persone che seguono una dieta dimagrante e che perdono il peso (o parte del peso) indesiderato, prima o poi lo vedranno di nuovo sulla bilancia.

Si tratta di un fenomeno «ciclico», così chiamato per il suo moto costante, e può rivelarsi assai maligno per la nostra salute generale. Tanto che gli scienziati dell’Università Nazionale di Seul (SNU) College of Medicine di Seul, e l’istituto Seoul National University Bundang Hospital di Seongnam, nella Corea del Sud, parlano di un elevato rischio di morte.

«La nostra ricerca dimostra che questo cambiamento di peso può aumentare notevolmente la mortalità di una persona», ha dichiarato Hak C. Jang, leader dello studio pubblicato nella rivista scientifica della Endocrine Society Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

Il problema è causato proprio dall’attività ciclica a cui il corpo è sottoposto; quando un individuo perde peso, tipicamente, il suo corpo riduce la quantità di energia spesa durante uno stato di riposo, l’allenamento e le attività quotidiane, aumentando anche il senso di fame. Questa combinazione crea la cosiddetta «tempesta metabolica perfetta» per causare le condizioni propizie per un aumento di peso, ma possiede anche degli aspetti positivi per le persone in grave sovrappeso.

«È possibile che questo genere di diete possa tuttavia ridurre il rischio di sviluppare il diabete nelle persone che già soffrono di obesità», ha aggiunto il dottore.

Secondo una passata ricerca condotta dal dottor Somwail Rasla del Memorial Hospital di Rhode Island, USA, il fenomeno delle diete yo-yo può compromettere anche la salute del cuore, in particolare nelle donne in menopausa. Per questa categoria di persone, infatti, le possibilità di morire a causa di un infarto improvviso sono di ben tre volte superiori a quelle degli altri individui.

La ricerca del dottor Rasla è stata presentata alla conferenza dell’American Heart Association Scientific Sessions 2016.

Tornare alla home page