Studio sui bambini e sui media digitaliDobbiamo anticipare l’educazione ai media?
Michael In Albon, blog sostenibilità
28.3.2018
I bambini hanno a che fare con i media digitali in età sempre più precoce e con sempre maggior intensità. È quanto emerge da un nuovo studio in Svizzera. Su tratta di un problema per i nostri figli?
Lo studio MIKE dell’Università di Scienze Applicate di Zurigo (ZHAW), presentato a inizio marzo, dimostra che i nostri bambini utilizzano i media digitali, soprattutto smartphone e tablet, in età sempre più precoce e con sempre maggior intensità. Mentre i bambini delle scuole elementari si dedicano soprattutto all’intrattenimento (video o giochi), a partire dalla Scuola media inizia l’uso come strumento di comunicazione.
I bambini amano i giochi, la musica e i videoclip
Tra i sessi vi sono in parte delle differenze, ad esempio i maschi giocano con maggior frequenza rispetto alle femmine. Tuttavia i bambini in generale vogliono giocare, ascoltare musica e guardare videoclip, mentre quando raggiungono l’età della scuola media iniziano a comunicare e a produrre contenuti digitali (ossia caricare video e foto) e prevale pertanto l’uso di WhatsApp e di altre piattaforme di media sociali.
All’asilo non si parla ancora di media digitali
Così giovani e già immersi nel mondo digitale: c’è da credere che l’utilizzo dei media digitali venga già trasmesso all’asilo, ma non è così. In questo grado di scuola non se ne parla ancora. Non si tratterebbe comunque di abituare i bambini già a questa età ai media digitali, bensì tutt’al più di avvicinarli a un consumo dei media sano e moderato.
Siamo noi a dover riflettere in merito, poiché a lungo in Swisscom non abbiamo dedicato spazio al segmento dei primi anni di scuola elementare. Abbiamo creduto che fosse troppo presto parlare di utilizzo dei media a bambini occupati a imparare a leggere e a scrivere.
Non è necessario saper leggere per utilizzare uno smartphone
Grazie all’evoluzione tecnologica oggi navigare con un tablet o uno smartphone è davvero semplice. Lo si può fare avvalendosi di simboli e caratteri, inserendo termini di ricerca, ecc. Pertanto anche i bambini navigano in internet e riescono a fare davvero molte cose. Questa realtà, e la richiesta da parte del personale docente di un’offerta anche per i primi gradi di scuola, ci hanno spinto a creare un’offerta dedicata. Stiamo effettuando i primi test pilota e nel corso del mese di aprile sarà pronto un corso a cui ci si potrà iscrivere.
Anche la serie di studi JAMES, realizzati in collaborazione con Swisscom, fornisce una visione approfondita dell’utilizzo dei media e del comportamento nel tempo libero dei giovani tra i 12 e i 19 anni.
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