Lifestyle Donne con i tacchi: più pratiche, più rischio di infortunio

CoverMedia

1.12.2017 - 12:49

(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Le donne che usano i tacchi alti con disinvoltura sono più a rischio di infortunio rispetto a quelle che, invece, non si sentono pratiche al cento percento e dunque tendono ad usarli meno frequentemente. Secondo una statistica effettuata in Gran Bretagna, sia gli uomini che le donne trovano le scarpe alte più attraenti; oltre la metà delle donne d’affari attribuisce il merito ai tacchi per aver innalzato e lanciato la loro immagine professionalmente, e lo stesso vale per il loro benessere generale e l’autostima. Ancora, quasi il doppio degli uomini sorride ad una donna se questa indossa i tacchi alti.

Un team di ricerca presso la Aberdeen University, in Scozia, ha analizzato i rischi causati da queste calzature a livello muscoloscheletrico, legati cioè a stati dolorosi ed infortuni. Secondo i risultati, le donne con i tacchi tendono ad avere più problemi fisici a partire dai piedi fino ad arrivare alla colonna vertebrale, includendo anche le caviglie e la schiena. Per loro aumenta vertiginosamente anche il rischio di cadere e sviluppare l’alluce valgo.

«Vi è una forte pressione relativa all’indossare i tacchi alti, e le celebrity influenzano tantissimo la questione, perché li rendono alla moda, che lo vogliano o no. Come Victoria Beckham o Kate Middleton, per esempio», ha dichiarato il professor Max Barnish, autore dello studio.

«A volte non vi è alcun bisogno di indossare i tacchi, eppure in certi posti di lavoro non farlo è considerato impensabile, qualcosa di cui nemmeno si parla. Dunque tutte le donne li usano. Esistono prove che dimostrano la frequenza di infortuni come fratture e distorsioni delle caviglie, mal di schiena e alluce valgo, ma dato che una donna è giudicata più attraente se li indossa, si crea un vero e proprio dilemma».

Per risolvere la situazione, il team del dottor Barnish evidenzia l’importanza di una presa di posizione da parte del Governo, che dovrebbe bandire l’imposizione di un certo tipo di immagine alle impiegate nei posti di lavoro.

«Nessuna azienda dovrebbe discriminare i lavoratori sulla base del genere. Non è accettabile, non è legale!», ha dichiarato un rappresentante del Governo riguardo alla nuova ricerca.

«Il dress code deve includere standard che possano essere applicati sia agli uomini che alle donne, e per rendere la legge più chiara, il Governo dovrebbe fornire delle nuove linee guida da distribuire nel luogo di lavoro».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica BMC Public Health.

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