Digitale & Lifestyle Il bimbo non dorme? Aumentiamo l’attività fisica

CoverMedia

11.12.2018 - 10:11

I ricercatori considerano la mobilità del neonato come un fattore chiave per un buon riposo notturno.

La maggior parte dei genitori si lamenta di non riuscire a far addormentare il proprio piccolo. Un problema comune che, per gli scienziati della Michigan State University, USA, può essere arginato incrementando il livello di attività fisica del bambino già dalle prime fasi della vita nell’arco delle 24 ore quotidiane.

Il team ha esaminato un campione di neonati, considerando misure come peso e lunghezza, e scoperto che i bambini che dormivano meno erano quelli che durante le ore di veglia restavano più «sedentari».

«Sappiamo che l’attività fisica e l’influenza del sonno sono due fattori altamente correlati», dice la dottoressa Janet Hauck, esperta di chinesiologia, la scienza che studia il movimento umano attivo in tutte le sue forme.

«I nostri risultati indicano che questa associazione può emergere molto presto, già nell’infanzia, che è un periodo critico dal punto di vista dello sviluppo».

Lo studio ha messo in luce anche che i bimbi che dormivano meno la notte, ma sonnecchiavano frequentemente durante il giorno, non erano in grado di dormire tanto quanto quelli che dormivano maggiormente durante le ore notturne.

Dottor Hauck consiglia a tutti i genitori di aumentare il livello di attività dei loro bimbi iniziando con un periodo di mobilità (posizionandoli di pancia con la loro costante supervisione) maggiore, per incoraggiare lo sviluppo delle abilità motorie.

«Sebbene non abbiamo prove di un legame di causa-effetto diretto tra tempo di attività e sonno, ma sappiamo con sicurezza che incrementare l’attività fisica promuove anche un peso salutare», continua l’esperta. «Dunque, per i genitori che credono che il loro piccolo non stia dormendo abbastanza, è bene provare ad incrementare il tempo del bimbo in questa posizione per stimolare maggiormente l’attività fisica del loro bambino. Si può creare una routine di sonno precisa, essendo costanti, e fare in modo che il piccolo dorma 12 ore o più».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Infant Behavior and Development.

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