Digitale & Lifestyle Il Botox contro la depressione?

CoverMedia

1.9.2020 - 16:09

Syringe. Botox, cosmetic medicine. Botulinum toxin treatment involves injecting the toxin into specific parts of the muscles responsible for facial expression, getting that muscle paralysis and thus the disappearance of the wrinkle or crease occurs in muscle contraction. Plastic surgery. Doctor attending to patient medical consultation.

When: 26 Jan 2016
Syringe. Botox, cosmetic medicine. Botulinum toxin treatment involves injecting the toxin into specific parts of the muscles responsible for facial expression, getting that muscle paralysis and thus the disappearance of the wrinkle or crease occurs in muscle contraction. Plastic surgery. Doctor attending to patient medical consultation. When: 26 Jan 2016
Source: Covermedia

I ricercatori esplorano gli effetti di questo intervento estetico sulla psiche.

Le iniezioni cosmetiche conosciute come Botox potrebbero alleviare i sintomi della depressione.

Lo sostiene dottor Ruben Abagyan, esperto di farmacia della University of California San Diego, a seguito di una ricerca sulla tossina batterica derivata dal Botox. Anche se, tra gli addetti ai lavori, non è esattamente una novità.

«Per anni i medici hanno creduto che le iniezioni di Botox per ragioni cosmetiche placassero la depressione dei loro pazienti», ha dichiarato l’esperto. «L’idea è che ridurre le rughe dell’area della fronte interrompa un circolo vizioso che rinforza emozioni negative. Ma ora abbiamo scoperto che esiste un meccanismo più complesso, perché non importa il punto in cui il Botox viene iniettato».

La teoria del dottor Abagyan e del suo team presso la Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences dell’università californiana è stata testata su un campione di 40.000 persone che hanno provato il Botox su otto diverse aree del corpo tra cui fronte, collo e vescica.

Secondo le analisi, i casi di depressione venivano riportati del 40-88% in meno dai pazienti di Botox (per sei delle 8 condizioni e punti di iniezione identificati).

«Questi risultati sono entusiasmanti perché sostengono l’introduzione di un nuovo trattamento per influenzare l’umore e combattere la depressione, che è una delle malattie mentali più comuni e pericolose», ha dichiarato dottor Tigran Makunts, co-autore dello studio. «E si basano su una grande quantità di dati statistici, non su una scala di osservazione limitata».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Scientific Reports.

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