Lifestyle Il digiuno può proteggere dalle infezioni intestinali

Covermedia

8.10.2021 - 16:10

Astenersi dall’ingerire cibo può essere salutare per il microbioma intestinale.

8.10.2021 - 16:10

Il digiuno potrebbe aiutare a prevenire le comuni infezioni intestinali come la Salmonella.

È stato scoperto che il digiuno – prima e durante l'esposizione ai batteri della Salmonella enterica – protegge i topi dallo sviluppo di un'infezione conclamata, a causa dei cambiamenti nei loro microbiomi intestinali.

Lo studio è stato promosso dall'Università della British Columbia, in Canada.

Quando persone o animali sviluppano un'infezione, spesso perdono l'appetito. Tuttavia, non è ancora chiaro se il digiuno protegga dall'infezione o ne aumenti la suscettibilità.

Nel nuovo studio, i topi sono stati a digiuno per 48 ore prima e dopo essere entrati in contatto orale con il batterio della Salmonella enterica, causa comune di malattie di origine alimentare nelle persone.

Gli scienziati hanno scoperto che il digiuno riduceva i segni di infezione batterica – rispetto ai topi che si alimentavano normalmente – inclusa la quasi eliminazione di tutti i danni e le infiammazioni ai tessuti intestinali.

Quando gli animali sono stati però nuovamente alimentati dopo il digiuno, c'è stato un drammatico aumento della Salmonella e dell'invasione del batterio all'interno delle pareti intestinali.

Tuttavia l'infiammazione associata è stata inferiore rispetto a quando venivano alimentati in modo normale.

«Questi dati suggeriscono che il digiuno terapeutico o la restrizione calorica ha il potenziale per modulare vantaggiosamente malattie gastrointestinali infettive e potenzialmente non infettive», hanno commentato i ricercatori.

Si ipotizza che assumere cibo in determinati momenti – e mangiare solo quando necessario piuttosto che fare ripetutamente spuntini – potrebbe limitare la suscettibilità delle persone a gravi malattie legate al cibo.

Tuttavia, i risultati non corrispondevano quando i topi sono stati esposti alla Salmonella per via endovenosa anziché per via orale.

In quel caso, il digiuno non ha protetto completamente i topi.

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