Digitale&Lifestyle Il malumore ci perseguita? Stappiamo una birra

CoverMedia

6.10.2017 - 16:10

Visitors raise their steins in front of a festival beer tent at the Oktoberfest fun fair in Munich, Germany, 17 September 2017. Photo: Andreas Gebert/dpa

Where: Munich, Bavaria, Germany
When: 17 Sep 2017
Credit: Andreas Gebert/picture-alliance/Cover Images

Where: Munich, Bavaria, Germany
When: 17 Sep 2017
Credit: Andreas Gebert/picture-alliance/

**Only for use by WENN CPS**
Visitors raise their steins in front of a festival beer tent at the Oktoberfest fun fair in Munich, Germany, 17 September 2017. Photo: Andreas Gebert/dpa Where: Munich, Bavaria, Germany When: 17 Sep 2017 Credit: Andreas Gebert/picture-alliance/Cover Images Where: Munich, Bavaria, Germany When: 17 Sep 2017 Credit: Andreas Gebert/picture-alliance/ **Only for use by WENN CPS**
Covermedia

(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - I visitatori del celebre Oktoberfest, il festival della birra celebrato ogni anno a fine estate in Germania, possono costituire una prova già abbastanza valida che la birra solleva gli spiriti. Ma a confermarlo scientificamente è ora una ricerca effettuata presso l’istituto Friedrich-Alexander-Universitat Erlangen-Nurnberg (FAU), nelle città tedesche di Erlangen e Norimberga, secondo cui consumare questo alcolico influenzerebbe molto positivamente il nostro stato d’animo e l’umore.

Per lo studio i ricercatori hanno considerato 13mila componenti alimentari, al fine di scoprire una stimolazione al livello del sistema di ricompensa del cervello, in cui si trova il recettore D2. Si tratta del ricettore della dopamina, una sostanza strettamente associata ad una forte sensazione di benessere psicologico.

Secondo i risultati, tra tutte le sostanze analizzate, il recettore D2 veniva stimolato maggiormente da un alcaloide chiamato ordenina, che si trova nel malto d’orzo e nella birra.

«È stata una sorpresa osservare che questa sostanza, presente nella birra, è in grado di attivare i recettori D2, specialmente perché non stavamo cercando specificatamente degli stimolanti alimentari», ha dichiarato la professoressa Monika Pischetsrieder.

Proprio come la dopamina, l’ordenina stimola i ricettori D2, anche se il percorso in cui viene inviato il segnale è differente, come riportato dal team della Pischetsrieder. Al contrario della dopamina, l’ordenina attiva i ricettori attraverso le proteine G – un sottogruppo di una superfamiglia di enzimi chiamati GTPasi – potenzialmente prolungando l’effetto benefico nel sistema di ricompensa del cervello ancora più a lungo rispetto alla dopamina.

Il team è ora impegnato ad investigare se la birra, in effetti, possieda sufficienti livelli di ordenina per avere questo impatto sulle nostre condizioni di benessere psicologico.

Cover Media

Tornare alla home page

CoverMedia