Digitale & Lifestyle La dieta mediterranea: una festa di salute per l’intestino

CoverMedia

30.10.2019 - 16:08

Mediterranean diet

When: 31 May 2007
Mediterranean diet When: 31 May 2007
Source: Covermedia

Mangiare in abbondanza frutta, verdura, noci e olio d’oliva protegge il microbiota umano (la flora intestinale).

Sono tanti gli studi scientifici che approvano ed incoraggiano la dieta mediterranea. Frutta e verdura al primo posto, e poi noci e frutta secca, cereali (ancora meglio se integrali), legumi, semi, e l’immancabile olio extravergine d’oliva per condire tutto.

Ma gli studiosi della University Medical Center Groningen dei Paesi Bassi hanno scoperto anche altri benefici. In particolare, quelli per la salute del nostro microbiota umano, la flora intestinale dove vivono tutti i batteri che bilanciano e regolano la nostra salute interiore.

«Fare un collegamento tra l’alimentazione e il microbiota umano ci ha offerto una visione più precisa della relazione tra la nostra dieta e le malattie dell’intestino», ha spiegato la dottoressa Laura Bolte, leader dello studio. «Un’alimentazione a base di noci, frutta, verdure e legumi – preferite alla carne e alle proteine di derivazione animale – combinate con il consumo di pesce azzurro, pollo, tacchino, latticini fermentati a basso apporto di grassi, vino rosso e un minore consumo di carni rosse, affettati e dolci, è associato positivamente all’ecosistema dell’intestino, secondo il nostro studio».

Per la ricerca, il team della dottoressa Bolte ha preso in esame un gruppo di individui adulti tra cui vi erano pazienti con la malattia di Crohn, con la colite ulcerosa, o con la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Da un campione di feci di ogni partecipante, gli scienziati hanno potuto ricostruire ed analizzare il loro microbiota umano, da affiancare nella ricerca all’analisi del tipo di cibo consumato.

Secondo i risultati, un maggiore consumo dei cibi tipici della dieta mediterranea è associato ad un calo di batteri dannosi nell’intestino, oltre che ad un numero inferiore di marcatori dell’infiammazione. Al contrario, nelle persone che mangiavano più carne, cibi del fast food e zuccheri raffinati, è stato osservato un calo delle funzioni dei batteri «buoni» dell’intestino, ed un incremento dei marcatori dell’infiammazione.

La dieta che si è rivelata migliore, per queste funzioni cruciali dell’intestino e anche del colon, è stata quella completamente a base vegetale.

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