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La nostra prima maratona: ecco come prepararci

Ecco cosa c'è nel «kit di sopravvivenza» degli esperti maratoneti.
Se abbiamo deciso di realizzare il sogno di correre una maratona, dobbiamo arrivare al via più che preparati.
Ma non solo la preparazione atletica dei mesi precedenti. Ecco il «kit di sopravvivenza» dei grandi corridori, tra cui l’atleta britannica Paula Radcliffe, dedicato ai momenti finali.
Nelle 24 ore prima della corsa: durante il giorno
Il gran giorno è praticamente arrivato. Facciamo in modo che il nostro corpo riceva il carburante giusto: vitamine, minerali e livello di idratazione altissimo. Dobbiamo aumentare anche l’apporto di calorie di circa il 70-80% prima della corsa. Scegliamo alimenti con un indice glicemico basso, come le patate dolci e l’avena.
Nelle 24 ore prima della corsa: la sera
Paula Radcliffe dorme nove ore prima di una corsa, ma la maggior parte di noi sa che la sera prima di un evento importante è il momento più difficile per rilassarci. E allora, verso il tardo pomeriggio, cerchiamo di calmarci con un bagno di sali e magnesio, perfetto per il corpo e meraviglioso per la mente.
Il giorno della maratona: la mattina
Dopo una notte di buon riposo, indossiamo gli indumenti della gara e svolgiamo le nostre abitudini di routine. Cerchiamo sempre di tenere in mente il target! Concentriamoci e respiriamo consapevolmente.
Il giorno della maratona: la sera
Momenti di gloria! Dopo la gara le sensazioni sono alle stelle, così come il livello di endorfine. Ma possiamo dire con certezza che le nostre gambe hanno visto giorni migliori. E allora, è essenziale svolgere tutto lo stretching possibile ed aiutare i muscoli a rilassarsi e distendersi.
Dopo la corsa
Sicuramente stiamo soffrendo del cosiddetto DOMS (indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata), ma ne è valsa la pena, no?
Tanti atleti combattono questo problema muscolare con bagni di ghiaccio e massaggi intensi. Finiamo la giornata con un bagno ai sali minerali di almeno 20 minuti.
Covermedia