Digitale & Lifestyle Lampade abbronzanti: troppa pubblicità nei gym degli USA

CoverMedia

26.7.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Oltre la metà delle palestre negli Stati Uniti offre questo servizio tutt’altro che salutare.

Fare la lampada è un «rito» sempre più popolare negli USA, grazie all’elevata accessibilità dei servizi con cabine e lettini attualmente offerti negli ambienti sportivi. Un nuovo studio rivela che sono difatti più della metà le palestre che offrono lampade abbronzanti ai loro clienti, nonostante le informazioni sui rischi causati da questa cattiva abitudine siano ben noti.

Gli esperti parlano di diverse forme di cancro causate dalle radiazioni emanate dalle lampade: in primis il melanoma, il più aggressivo e pericoloso tra i tumori della pelle.

«Esporsi alla luce delle lampade non è salutare, ed associare l’attività fisica a questo tipo di abbronzatura manda un messaggio sbagliato alle persone che frequentano le palestre», ha dichiarato Sherry Pagoto, professoressa della University of Connecticut (UConn), USA.

Secondo il team dell’associazione contro i turmori Skin Cancer Foundation, le persone che usano questi lettini prima dei 35 anni aumentano il rischio di melanoma del 75%. Le radiazioni UV causano un danneggiamento del DNA delle cellule della pelle a cui non è possibile recuperare. Inoltre, il sistema immunitario si abbassa, compromettendo dunque la barriera di difesa naturale dell’organismo verso le cellule cancerogene.

La dottoressa Pagoto ha analizzato un campione di 636 persone che hanno fatto la lampada almeno una volta: per il 24% di esse è avvenuto in una palestra. Un altro fattore problematico legato all’uso delle lampade è la dipendenza causata per l’appunto dal «bisogno» di abbronzarsi in questo modo.

«Gli esercizi fisici e le lampade sono entrambi cose che le persone fanno per sentirsi meglio, e dunque è possibile vedere una connessione tra di esse», ha aggiunto l’esperta. «Per questo le palestre stanno proponendo il servizio ai loro iscritti. Eppure, fare le lampade è considerato cancerogeno proprio come il tabacco, il radon e l’arsenico. Queste non sono cose con cui vogliamo avere a che fare mentre facciamo sport!».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica JAMA Dermatology.

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