Apprendimento Libri per bambini: cartacei o elettronici?

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2.4.2019 - 16:10

Happy family at home looking at picture book

When: 27 Sep 2017
Credit: Roger Richter/Westend61/Cover Images
Happy family at home looking at picture book When: 27 Sep 2017 Credit: Roger Richter/Westend61/Cover Images
Source: Roger Richter/Westend61/Cover Im

Secondo gli esperti, leggere un formato tradizionale è più benefico degli e-reader per l’apprendimento dei più piccoli.

Kindle o libri cartacei? Questo il dilemma di tanti, da qualche decennio a questa parte. Tanti di noi già preferiscono viaggiare con migliaia di libri racchiusi in un accessorio leggero, portatile, e anche super ecologico come l’e-reader, mentre tanti altri non rinunciano all’autenticità di un formato cartaceo tradizionale. Ma che dire di ciò che è meglio per i bambini che iniziano a leggere e a scrivere? Secondo i ricercatori della University of Michigan C.S. Mott Children's Hospital, USA, le pagine di carta restano in cima alla lista.

Il team di ricerca ha preso in considerazione 37 bambini piccoli in coppia con i loro genitori, esplorando la loro interazione durante varie letture. Secondo i risultati, questa interazione diminuiva quando il bimbo e la sua mamma o il suo papà gli leggevano una storia da un e-reader.

«Condividere la lettura promuove lo sviluppo del bambino, le sue capacità di apprendimento di lettura e di scrittura, e arricchisce il legame con i genitori», ha dichiarato la dottoressa Tiffany Munzer, leader dello studio. «Abbiamo scoperto che quando i genitori leggevano insieme ai loro bimbi da un libro cartaceo, parlavano più frequentemente e la qualità delle interazioni era migliore».

Per lo studio, i partecipanti hanno usufruito di tre formati: i libri classici, i libri elettronici su un tablet, e gli e-books comprensivi di contenuti speciali come animazione ed effetti sonori. Con entrambi i libri elettronici, le coppie di genitori e bambini interagivano meno e venivano maggiormente distratti dalla tecnologia: spesso si fermavano per capire o parlare del funzionamento dell’accessorio, piuttosto che della storia che stavano leggendo.

L’interazione che avveniva durante la lettura di una fiaba su pagine di carta, invece, lasciava spazio anche alle esperienze personali dei genitori, per esempio di quando erano bambini, se la scena descritta sul libro ricordava loro un’esperienza realmente vissuta.

Secondo la dottoressa Munzer, la tecnologia digitale non può dunque reggere il confronto con la carta, vista l’importanza dell’interazione nelle fasi di apprendimento e di sviluppo del bambino.

«I genitori rafforzano l’abilità del bimbo di acquisire conoscenza ogni volta che aggiungono nuovi contenuti alle loro esperienze», aggiunge la dottoressa. «Questa ricerca indica che le conversazioni sono particolarmente importanti per i bambini, perché questi imparano e trattengono nuove informazioni meglio attraverso le interazioni personali piuttosto che tramite quelle digitali».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Pediatrics.

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