SaluteUna nuova terapia ferma l'avanzata del tumore alla prostata
Covermedia
9.10.2025 - 16:00
Una combinazione di farmaci promette di rallentare significativamente il progresso del tumore alla prostata, soprattutto nei pazienti con mutazioni genetiche.
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09.10.2025, 16:00
09.10.2025, 16:07
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Il tumore alla prostata è tra i più diffusi, ma quando le varianti aggressive non rispondono ai trattamenti ormonali tradizionali, la situazione si complica notevolmente.
Oggi, però, una nuova speranza emerge da una vasta ricerca internazionale: una combinazione di farmaci potrebbe rallentare significativamente il progresso della malattia, soprattutto nei pazienti con mutazioni genetiche che rendono il tumore particolarmente aggressivo.
Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, ha coinvolto 696 uomini con carcinoma prostatico metastatico. Ai partecipanti sono stati somministrati tre farmaci: Abiraterone e Prednisone, già utilizzati nel trattamento del tumore, e Niraparib, un nuovo inibitore PARP. Questi farmaci, in particolare Niraparib, bloccano un meccanismo di riparazione delle cellule tumorali, rallentando la crescita del tumore.
Risultati promettenti nei pazienti con mutazioni BRCA
La combinazione ha mostrato risultati straordinari, in particolare nei pazienti con mutazioni genetiche nei geni BRCA1 o BRCA2, che controllano la riparazione dei danni al DNA. La ricerca ha dimostrato che, per questi pazienti, il rischio di progressione della malattia si riduce del 48%, quasi la metà rispetto a chi segue solo la terapia standard.
«Con questa combinazione di farmaci, possiamo ritardare la recidiva del tumore e, potenzialmente, prolungare significativamente la vita dei pazienti», afferma il professor Gerhardt Attard, leader dello studio e ricercatore presso l'UCL Cancer Institute.
Un aspetto fondamentale della nuova terapia è la sua capacità di intervenire precocemente, proprio quando il tumore è ancora sensibile agli ormoni.