Digitale & Lifestyle Olivier Rousteing ha ritrovato la madre biologica

Olivier Rousteing è stato adottato a 12 mesi e ha avuto un'infanzia felice a Bordeaux, in Francia.

La nuova biopic su Olivier Rousteing svela ai fan l’identità della madre biologica dello stilista.

Il designer di Bordeaux ha iniziato la sua carriera da Roberto Cavalli, per poi sostituire Christophe Decarnin come direttore creativo di Balmain nel 2011 quando aveva solo 25 anni.

Da allora, la carriera di Rousteing è stata una parabola ascendente. Tuttavia, al 34enne è sempre mancata la soddisfazione totale di poter condividere i propri successi con i genitori naturali.

Risposte che Oliver riceve ora, nel nuovo documentario «Wonder Boy» di Anissa Bonnefont, dove rivela il proprio dossier di adozione e scopre l'identità di sua madre.

«Si parla tanto di inclusività e diversità, e io sono il primo a lottare per questi principi, ma come potrei mettermi in prima linea senza sapere da dove provengo?», afferma Olivier Rousteing in un'intervista con il New York Times. «Pensavo di dover capire non solo quali sono le mie radici, ma la mia domanda sul perché mia madre non mi ha voluto».

Rousteing è stato adottato a 12 mesi e ha vissuto un'infanzia felice a Bordeaux.

Lui e la sua famiglia adottiva hanno sempre pensato che fosse di sangue misto, e i genitori naturali lo avessero dato in adozione perché troppo giovani. Ma non è stato così.

«Lei è somala e lui etiope, il che significa che sono africano al 100 percento... Sono un uomo di colore», rivela il 34enne, aggiungendo che sua madre era molto giovane all’epoca in cui Rousteing è nato. La donna vive ancora in Francia.

Il designer presenterà la sua collezione primavera/estate 2020 per Balmain il 27 settembre. «Wonder Boy» verrà trasmesso in Francia il 16 ottobre e arriverà nei cinema il mese successivo.

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