Digitale & Lifestyle Perdere peso: le diete a intermittenza funzionano

CoverMedia

26.6.2018 - 16:11

Source: Covermedia

Secondo gli esperti di nutrizione, digiunare regolarmente è un modo sano ed efficace per metterci in linea.

La dieta 16:8 è una delle ultime ad essere diventata popolare tra le new entry del fitness e le persone che vogliono conquistare la forma fisica vedendo risultati veloci. A questo proposito, i ricercatori dell’Università dell'Illinois (USA), hanno esaminato gli effetti di questo particolare metodo, secondo cui ogni giorno, in determinate ore della giornata, è necessario praticare un digiuno totale.

Il team ha preso come campione 23 volontari obesi, di un’età media di 45 anni e un indice di massa corporea di 35 (sopra i 30 viene normalmente diagnosticata una condizione di obesità).

I partecipanti dovevano seguire il programma della 16:8, dunque consumare tutti i loro pasti tra le 10 del mattino e le 6 di sera, digiunando per le rimanenti 16 ore della giornata. Durante questo periodo di tempo, era concesso loro bere acqua minerale.

Secondo i risultati, questa dieta ha permesso ai partecipanti non solo di dimagrire, ma anche di migliorare il livello di colesterolo e la pressione sanguigna.

«Questo studio ci offre un messaggio importante: che le opzioni per chi vuole mettersi a dieta non devono essere per forza programmi che riducono l’apporto di calorie o eliminano certi cibi», ha spiegato la dottoressa Krista Varady, professoressa di cinesiologia e nutrizione presso l’università.

In media, i partecipanti allo studio hanno consumato circa 350 calorie in meno ogni giorno, hanno perso circa il 3% del loro peso corporeo totale, e la loro pressione sistolica è calata. Altri fattori presi in esame dal team della dottoressa Varady sono stati il livello di colesterolo e l’insulinoresistenza.

«Uno dei benefici della dieta 16:8 è che è più facile da mantenere», continua l’esperta. «Abbiamo notato che meno persone hanno tendono ad abbandonare il programma, rispetto ad altre diete di questo genere».

Tra le diete ad intermittenza, è popolarissima anche la 5:2, che considera il corso della settimana: per 5 giorni si consuma un limitato numero di calorie, mentre gli altri due giorni sono «liberi».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Nutrition and Healthy Aging.

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