Digitale & Lifestyle Prodotti per l’igiene intima: più danni che benefici

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24.4.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Una nuova ricerca mette in guarda tutte le donne che utilizzano salviette, creme e saponi intimi.

I prodotti per l’igiene intima possono causare infezioni potenzialmente gravi alle parti femminili più intime, come riporta uno studio effettuato presso la University of Guelph, in Canada. Il rischio, per chi impiega saponi e detergenti intimi, salviette, lozioni, lubrificanti, ecc., è di circa tre volte superiore rispetto a coloro che non ne fanno uso.

Per la precisione, le donne che utilizzano salviette intime corrono il doppio del rischio di sviluppare un’infezione dell’apparato urinario; per quelle che impiegano lubrificanti e creme idratanti il rischio è di 2.5 volte maggiore, mentre chi impiega detergenti/gel disinfettanti rischia di ben 20 volte tanto di incappare in un’infezione batterica.

Come spiega il leader dello studio Kieran O'Doherty, sarebbe proprio il desiderio femminile di sentirsi fresche e pulite a causare l’aumento di questi rischi. La vagina, in realtà, è un organo auto-detergente e non necessita alcun prodotto commerciale.

«La società in cui viviamo considera i genitali femminili come qualcosa di sporco, e il mercato dei prodotti per l’igiene intima la soluzione a cui le donne devono ricorrere per risolvere il problema», ha spiegato dottor O'Doherty. «Questi prodotti sono visti come un bisogno fisico, piuttosto che una scelta, ma in realtà sono potenzialmente dannosi».

L’uso di questi articoli interferisce con la naturale flora batterica vaginale, ovvero l'insieme di microorganismi che colonizzano la cavità vaginale. Alterare questo «ambiente» e pH naturale può causare infezioni batteriche, infiammazioni pelviche, ridurre il livello di fertilità e, nei casi più gravi, provocare tumori della cervice uterina, cioè il collo dell’utero.

«Questi prodotti ostacolano la crescita dei batteri buoni che servono a combattere e proteggere dalle infezioni esterne», ha aggiunto l’esperto.

Ricordiamo che, nella pulizia intima, l’impiego d’acqua corrente è più che sufficiente.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica BMC Women's Health.

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