LifestyleRiposino pomeridiano: una scelta? No, un bisogno biologico
Covermedia
7.4.2021 - 16:31
Gli scienziati hanno identificato tre potenziali meccanismi dietro alla cosiddetta siesta.
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07.04.2021, 16:31
08.04.2021, 09:28
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Se apparteniamo alla categoria di persone che non possono resistere al sonnellino pomeridiano, la questione potrebbe essere di natura biologica.
Così sostengono i ricercatori della Medical School del Massachusetts General Hospital, USA, che hanno analizzato le informazioni genetiche di 450mila partecipanti (studio Biobank, UK), identificando 123 regioni nel genoma umano legate al bisogno biologico di dormire durante le ore diurne.
Il team ha scoperto tre meccanismi: i primi due, denominati «sonno disturbato» e «risveglio di primo mattino», sono quelli di chi non ha dormito bene la notte prima o si è svegliato molto presto. Il terzo meccanismo invece è legato alla propensione al sonno dell’individuo – quanto ha bisogno di dormire.
«Questo ci dice che dormire di pomeriggio è un bisogno biologico, più che una scelta comportamentale», ha dichiarato dottor Hassan Dashti al sito del Telegraph.
Alcuni dei tratti genetici analizzati dal team sono stati associati a condizioni di salute, tra cui obesità e ipertensione (pressione alta), causate da diverse varianti genetiche legate all’oressina, un neuropeptide (piccola proteina prodotta dai neuroni) associato allo stato di veglia.
«Questo percorso si riconosce in disturbi del sonno come la narcolessia, ma i nostri risultati indicano che esistono anche perturbazioni più piccole, che spiegherebbero come mai alcune persone tendono a dormire di più durante il giorno», ha dichiarato il co-autore dello studio Iyas Daghlas, della Harvard Medical School.
La ricerca, pubblicata nella rivista scientifica Nature Communications, arriva a poche settimane dalla pubblicazione di un altro studio sull’argomento, secondo cui un sonnellino di 5 minuti nel pomeriggio sarebbe in grado di migliorare la memoria e mantenere il cervello attivo e dinamico.