Alle partecipanti allo studio è stato chiesto di compilare un questionario – noto come Pittsburgh Sleep Quality Index – per valutare la qualità del loro riposo, le eventuali difficoltà incontrate nel sonno e i possibili disturbi di insonnia, ma anche le abitudini sul consumo d’alcol e sull’uso di sonniferi. Il team ha poi suddiviso le donne in diversi gruppi a seconda delle loro difficoltà legate al riposo notturno.
Secondo i risultati, gli ovuli delle donne che dormivano bene avevano il 20% in più di probabilità di essere fecondati, rispetto alle partecipanti che invece non riuscivano a riposare normalmente. Per la precisione, il 67.1% degli ovuli che provenivano dal primo gruppo di donne sono stati fertilizzati in laboratorio, mentre solo il 48.6% di quelli delle rimanenti partecipanti avevano avuto lo stesso successo.
«Possedere un buon pattern di sonno è una delle più importanti abitudini quotidiane per le pazienti che vogliono migliorare il loro livello di fertilità e aumentare le possibilità di una gravidanza», scrivono i ricercatori nell’articolo pubblicato sul website scientifico American Society for Reproductive Medicine.
Recenti studi dimostrano anche che dormire meno di sei ore per notte può causare un calo nel livello di un ormone necessario per il concepimento.
Tornare alla home page