Digitale & Lifestyle Salute del cuore: dormire troppo fa male

CoverMedia

14.12.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Un team di scienziati in Cina enfatizza l’importanza di un sonno adeguato (7-8 ore).

Dormire troppo è dannoso per il cuore. Così riporta una ricerca che ha coinvolto 116mila adulti di un’età compresa tra i 35 e i 70 anni, in 21 paesi del mondo, in 7 regioni geografiche distinte ed appartenenti a differenti classi di redditi.

Secondo i risultati, ottenuti dopo uno studio di verifica condotto a 7 anni dal primo, i ricercatori hanno scoperto che le persone che dormivano più del tempo raccomandato – 6-8 ore per notte – correvano un rischio più elevato di morire o di sviluppare malattie cardiache o dei vasi sanguigni nel cervello, rispetto agli altri.

Per l’esattezza, paragonati a coloro che ogni notte dormivano per la quantità di ore raccomandata, gli individui che riposavano 9 ore correvano il 5% del rischio in più, mentre per quelli che dormivano tra le 9 e le 10 ore, la percentuale saliva fino al 41%. Per le persone che dormivano 6 ore o meno, invece, il rischio di sviluppare questi problemi di salute era del 9% circa, anche se gli scienziati non considerano «statisticamente significativo» questo ultimo risultato.

«Il nostro studio indica che la durata ottimale del sonno per un adulto va dalle 6 alle 8 ore per notte», ha dichiarato Chuangshi Wang, del McMaster e Peking Union Medical College, in Cina. «Considerando che si tratta di uno studio osservazionale, può solo dimostrare un’associazione piuttosto che una relazione di causa-effetto, e dunque non è certo che dormire troppo, di per sé, sia una causa diretta di malattie cardiovascolari. Tuttavia, dormire troppo poco può essere considerato un fattore che contribuisce alla morte e a casi di malattie cardiovascolari, mentre dormire troppo può portare a sviluppare condizioni che ne aumentano il rischio».

Professor Salim Yusuf ha aggiunto: «Se normalmente dormiamo troppo – diciamo più di 9 ore al giorno – può essere il caso di richiedere il parere del nostro medico di base, perché controlli le nostre condizioni di salute generale».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica European Heart Journal.

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