Salute Scienza: un’erba miracolosa contro l’Alzheimer

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4.3.2019 - 16:10

Source: Covermedia

C'è speranza per tutti i pazienti che soffrono di questa grave malattia neurodegenerativa.

Come per tantissime patologie, anche per l’Alzheimer Madre Natura si rivela una delle risorse più generose. Secondo una nuova ricerca condotta presso il laboratorio Salk Cellular Neurobiology di San Diego, una pianta originaria della California potrebbe fornire un trattamento miracoloso per combattere il declino celebrale causato da questa malattia che affligge i pazienti a livello cognitivo.

Si chiama Yerba santa (in spagnolo «erba santa») e già dai nativi d’America veniva impiegata come rimedio tradizionale per problemi di salute come febbre e mal di testa. Ma le sue proprietà vanno ben oltre: pare infatti sia in grado di ridurre il gonfiore del cervello associato allo sviluppo della neuropatologia.

«L’Alzheimer è una delle cause di morte principali negli Stati Uniti», dice la dottoressa Pamela Maher, del laboratorio Salk. «E visto che l’età è uno dei primi fattori di rischio, i ricercatori stanno esplorando un modo di contrastare l’effetto stesso dell’età nel cervello. Noi crediamo che la sterubina sia un potentissimo componente neuroprotettivo, originario della Yerba santa californiana (Eriodictyon californicum) e rappresenta un passo importante verso la strada giusta».

La sterubina, un flavonoide che dà all’erba santa il suo distintivo sapore agro, ha un impatto antinfiammatorio potentissimo sulle cellule del cervello ed è efficace contro gli induttori di morte cellulare nei nervi: in altre parole, potrebbe aiutare a rallentare o prevenire gravi disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer.

Secondo la dottoressa Maher, il potere dell’erba santa è stato finora sottovalutato dalla scienza. La speranza è che in futuro i test clinici che includono questo composto flavonoide offriranno dei risultati positivi, con cui poi procedere nello sviluppo dei trattamenti contro la demenza.

«Questo composto era conosciuto dagli scienziati, ma è stato ignorato», continua l’esperta. «Ma ora la sterubina non è solo risultata essere molto più attiva di altri flavonoidi nell’erba santa, ma la sua azione è altrettanto – se non più – positiva degli stessi flavonoidi che si sono analizzati finora».

L’erba santa è utilizzata anche per le ferite, i muscoli e i reumatismi.

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