EstateScottature a sorpresa: le zone insospettabili dove il sole colpisce di più
Covermedia
4.7.2025 - 16:00
Immagine illustrativa.
KEYSTONE
Ufficio, auto, aereo e brevi pause all'aperto: sono tante le occasioni in cui ignoriamo il rischio di danni cutanei. Kimberley Medd, esperta di Face The Future, avverte che il danno è cumulativo e invisibile, e una protezione solare costante è fondamentale, anche in giornate nuvolose o durante attività quotidiane.
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04.07.2025, 16:00
04.07.2025, 16:06
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Con l'aumento dei livelli di raggi UV in estate, è fondamentale prestare attenzione a tutte le situazioni in cui si è esposti, anche in modo inconsapevole.
Nell'ambito della campagna «365 giorni di SPF», Kimberley Medd, esperta di Face The Future, ha individuato i luoghi meno evidenti dove la pelle è a rischio scottature, spesso senza che ce ne si accorga.
Dall'ufficio all'aereo, dai finestrini dell'auto alle giornate nuvolose, i raggi UV fanno parte della routine quotidiana, anche senza sole diretto.
In ufficio
Le moderne vetrate permettono l'ingresso della luce naturale, ma anche dei raggi UVA, responsabili dell'invecchiamento cutaneo.
Stare seduti vicino a una finestra soleggiata, senza protezione, può danneggiare la pelle in modo progressivo, specialmente durante le ore centrali della giornata.
In aereo
Durante il volo, l'intensità della radiazione UV aumenta sensibilmente, soprattutto a quota di crociera e in piena luce diurna.
Le finestre degli aerei non bloccano completamente i raggi UV, esponendo i passeggeri frequenti a un rischio più alto, in particolare sul viso.
In auto
I parabrezza filtrano i raggi UVB, ma spesso i finestrini laterali non offrono la stessa protezione.
Questo espone guidatori e passeggeri a un'esposizione parziale, con arrossamenti localizzati su braccia e lato del viso, soprattutto durante viaggi lunghi.
All'aperto per brevi pause
Una birra al sole in giardino o un bicchiere di vino in un parco possono sembrare innocui, ma bastano pochi minuti senza protezione per provocare arrossamenti su aree esposte come spalle, décolleté o cuoio capelluto.
La protezione solare andrebbe applicata anche per queste uscite informali.
Durante giornate nuvolose
Anche con il cielo coperto, fino all'80% dei raggi UV può penetrare attraverso le nuvole. La percezione del calore diminuisce, ma l'intensità dei raggi resta elevata.
Una brezza leggera può mascherare l'effetto del sole, portando a esposizioni sottovalutate.
Vicino all'acqua
L'acqua riflette i raggi UV, aumentando l'esposizione soprattutto sul viso. Attività come paddleboarding, nuoto o anche solo la permanenza lungo una riva possono raddoppiare il rischio di danni cutanei.
Giardinaggio e lavori all'esterno
Attività come diserbare o dipingere una recinzione espongono spesso braccia, collo e viso.
Anche se si tratta di pochi minuti, la mancata applicazione della protezione solare può favorire danni cumulativi nel tempo.
Passeggiate quotidiane
Le uscite con il cane o gli spostamenti a piedi, sebbene brevi, possono contribuire ai danni solari, specialmente se ripetuti ogni giorno senza protezione.
Esporsi anche solo 15-20 minuti alla volta, nel lungo periodo, ha effetti visibili sulla salute cutanea.
Raggi UVA: il rischio invisibile
I raggi UVA sono presenti tutto l'anno, anche nei mesi meno soleggiati. Sono responsabili dell'invecchiamento cutaneo precoce, della perdita di elasticità, della pigmentazione irregolare e dell'aumento della sensibilità.
A differenza dei raggi UVB, non causano scottature immediate, ma agiscono in profondità, alterando la struttura della pelle.