Digitale & Lifestyle Snack notturni: meglio di un pasto per chi lavora tardi

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20.8.2019 - 16:08

Hands of man using laptop at home

When: 28 Jun 2017
Credit: Giorgio Fochesato/Westend61/Cover Images
Hands of man using laptop at home When: 28 Jun 2017 Credit: Giorgio Fochesato/Westend61/Cover Images
Source: Giorgio Fochesato/Westend61/Cove

Secondo una nuova ricerca, mangiare una piccola porzione di cibo durante i turni di notte aumenta la produttività degli impiegati.

Fare una merenda leggera durante un turno notturno è meglio di indulgere in un pasto abbondante. Lo riportano i ricercatori della University of South Australia, secondo cui ridurre l’apporto di cibo consumato durante un turno di notte ottimizzerebbe la performance degli impiegati riducendo anche la sensazione di stanchezza e sonnolenza.

I ricercatori hanno preso in esame tre gruppi di partecipanti, a cui hanno assegnato rispettivamente uno snack, un pasto completo, e nessun pasto. Durante il turno, il team ha analizzato il livello di produttività dei lavoratori e il livello di veglia e attenzione.

«Ora che sappiamo che uno snack durante un turno notturno ottimizza lo stato di veglia e la performance dei partecipanti senza causare effetti avversi, abbiamo intenzione di esplorare diversi tipi di snack per capire quali sono i migliori», ha spiegato Charlotte Gupta, leader della ricerca. «Tantissimi lavoratori notturni consumano numerosi snack ogni sera, e comprendere l’equilibrio dei diversi macronutrienti è importante, soprattutto considerando che molti mangiano patatine, cioccolati e cibo del fast food».

Nei due gruppi che potevano mangiare durante il lavoro, sono stati proposti un sandwich, una barretta di muesli, e una mela per primi; solo la barretta e la mela per i secondo. Rispettivamente, il primo pasto era comprensivo del 30% dell’apporto energetico totale della giornata; il secondo del 10%.

L’orario dello snack era mezzanotte e mezzo, momento in cui è stata riportata più sonnolenza, fatica e stanchezza da parte dei lavoratori. Consumare lo snack ha avuto come risultato una riduzione di queste sensazioni spiacevoli, inclusa quella di eccessiva pienezza comunemente associata al consumo di un pasto troppo abbondante.

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